Tu sei qui: Cronaca"Comitato per la Casa" sul piede di guerra
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 15 novembre 2010 00:00:00
Contrarietà ai parametri adottati dall’Amministrazione comunale per il trasferimento nei nuovi alloggi e preoccupazione per i finanziamenti “a singhiozzo” provenienti dalla Regione. Sono i motivi del malcontento del “Comitato per la Casa”, da tempo impegnato nella “battaglia” per il piano di mobilità del popolo dei prefabbricati.
Per il primo punto il promotore del Comitato, Salvatore Avella, ha interpretato la causa principale dei dissapori contro la decisione dell’Amministrazione di dare priorità nel trasferimento nelle nuove abitazioni a coloro che vivono da più anni nei containers, come il modo per rompere gli equilibri esistenti tra i residenti dei prefabbricati.
Ed a tale proposito Maria Grazia Ferraiuolo, presidente del “Comitato per la Casa”, nel corso della conferenza stampa di sabato scorso, ha denunciato diverse e ripetute minacce telefoniche ricevute da sconosciuti che le intimavano di accantonare il motivo della sua “battaglia”, ovvero il trattamento equo dei cittadini coinvolti nell’assegnazione degli alloggi.
Non una divisione per volta, ma interi comparti di containers: è questa la richiesta del “Comitato per la Casa”, che vede nel trasferimento dei residenti nelle nuove case in un’unica soluzione la maniera migliore per poter realizzare la bonifica dell’intera area e la conseguente apertura del cantiere per la costruzione delle altre abitazioni.
Il piano completo prevede, in realtà, la realizzazione di 376 appartamenti, di cui 222 a Pregiato, 68 a Santa Lucia, 36 alla Maddalena, 35 a Passiano e 15 a San Lorenzo. Di questi al momento sarebbero pronti solo 72 a Pregiato e 19 a Passiano, mentre per i restanti i lavori dovrebbero essere ultimati entro l’anno prossimo.
Tutto il malcontento per i tempi di consegna degli appartamenti il popolo dei prefabbricati, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbe intenzionato a manifestarlo il prossimo 23 novembre, data del 30° anniversario del terremoto che mandò in rovina le abitazioni, con una provocatoria torta di cemento.
Quanto ai rallentati finanziamenti regionali, invece, i rappresentanti del “Comitato per la Casa”, denunciando il rischio di paralisi che in questo modo correrebbe il piano di mobilità, hanno richiesto l’intervento attivo dell’intera classe politica cavese per rivendicare i sovvenzionamenti, dichiarandosi altresì disposti ad incatenarsi al fianco del sindaco Galdi dinanzi a Palazzo Santa Lucia in segno di protesta.
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