Tu sei qui: CronacaColpo sventato, fermate due rom
Inserito da (admin), mercoledì 28 maggio 2008 00:00:00
Era stata condannata agli arresti domiciliari per una rapina messa a punto qualche mese fa nella zona di Cassino. Eppure lei, rom 25enne di origine slava, era in giro per Cava in compagnia di una giovane "collega" con tanto di cacciaviti, chiavi inglesi ed altri attrezzi per lo scasso, pronta a colpire alla migliore occasione. A fermarle gli agenti del Commissariato di Polizia, diretto dal vicequestore Pietro Caserta. I poliziotti, insospettiti dai loro movimenti, le hanno perquisite: addosso hanno scoperto l'arsenale. E così, incastrando le due nomadi, hanno evitato altri colpi in città.
Ma non basta. Una volta identificate, gli inquirenti hanno scoperto un particolare: F.J., la 25enne fermata al centro di Cava, era in regime di arresti domiciliari presso un campo nomade romano, emesso dal Gip del Tribunale di Cassino per un precedente per rapina. Il colpo, dunque, lo aveva già messo a segno. Era stata anche arrestata e condannata, per di più con la concessione dell'unico obbligo di restare a casa, o meglio nel campo nomade di appartenenza. Ed invece la donna, insieme ad una sua compagna di 23 anni, si era messa di nuovo su piazza. Aveva lasciato il campo nomade e l'area di Roma per concentrarsi sulla provincia di Salerno. Sulla sua strada, però, ha trovato gli agenti, guidati dal vicequestore Pietro Caserta, impegnati in questi giorni in una serie di controlli contro i reati di tipo predatorio.
Ieri mattina i poliziotti hanno notato le due signorine ed i loro movimenti sono apparsi strani, o meglio per la Polizia erano delle tipe sospettabili. L'intuito in questo caso non ha fallito. Una volta fermate, gli agenti hanno trovato e sequestrato le "armi" per lo scasso e dagli accertamenti in Questura è saltato fuori anche il precedente. La maggiore delle due, F.J., è stata arrestata con l'accusa di evasione degli arresti domiciliari. Nella stessa mattinata di ieri è stata processata col rito per direttissima. Il Gip ha deciso per una condanna ad ulteriori 6 mesi di arresti domiciliari presso il campo nomade di Secondigliano, dove è stata accompagnata dagli agenti del Commissariato di Polizia di Cava. Tutte e due le rom (F.J. e P.P. di 23 anni) sono state denunciate per possesso ingiustificato di attrezzi per scasso.
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