Tu sei qui: CronacaColpo all'Arcara, nessun colpevole
Inserito da La Città di Salerno (admin), lunedì 9 dicembre 2002 00:00:00
Sarà depositata stamane l'ordinanza del Gip Lerose, al quale la Procura ha chiesto l'archiviazione delle accuse nei confronti di tre indagati di Acerno (di cui uno deceduto pochi mesi fa), sospettati di essere gli autori della spettacolare rapina alla pizzeria ''Arcara'' (nella foto), avvenuta la sera del 30 settembre dello scorso anno. Al termine di una complessa indagine, infatti, i magistrati salernitani hanno deciso di chiedere l'archiviazione, discussa sabato mattina dinanzi al Gup del Tribunale di Salerno. Gli avvocati Massimo Ancarola, Pina Strada e Silverio Sica, difensori di Ottavio Telese, Cosimo Cianciullo ed Antonio Giannattasio (deceduto a seguito di un incidente sul lavoro), hanno chiesto al giudice di confermare l'archiviazione del caso per la mancanza di elementi indiziari tali da giustificare un rinvio a giudizio degli indagati. La dottoressa Lerose, dopo aver ascoltato le parti, ha rinviato la decisione ad oggi, quando depositerà la sua ordinanza. Furono i Carabinieri della Stazione di Cava, al comando del maresciallo Giuseppe Recchimuzzi, ad identificare ed arrestare i presunti autori del colpo messo a segno ai danni del noto locale, sito al civico 7 di via Lambiase. Ottavio Telese, Cosimo Cianciulli ed Antonio Giannattasio rispettivamente di 42, 39 e 37 anni, tutti di Acerno, furono raggiunti da un provvedimento di fermo di Pg. Il presunto quarto esponente della banda, A. C., di 38 anni, fu denunciato a piede libero. Telese fu rimesso subito in libertà dallo stesso Gip in sede di convalida; pochi giorni dopo toccò a Giannattasio e Cianciulli uscire dal carcere, su decisione del Tribunale del Riesame. Insomma, i tre non c'entravano nulla con quel colpo, avvenuto intorno alla mezzanotte del 30 settembre 2001, quando i malviventi, con il volto coperto da calzamaglie, fecero irruzione all'Arcara, gestito da Fabio Senatore. I rapinatori, armati di pistola, dopo aver imposto a tutti i presenti di non muoversi, si diressero verso la cassa, prelevando l'incasso della serata, pari a poco più di sei milioni. Decisero, quindi, di ''ripulire'' anche i clienti (nonostante la tarda ora, ce n'erano ancora una ventina), che si videro sottrarre telefoni cellulari, oggetti d'oro ed il denaro contante contenuto nei portafogli. Al termine del raid, ai sei milioni dell'incasso se ne aggiunsero, così, un'altra decina. Ultimato il colpo, i tre fuggirono a bordo di un'autovettura. Quattro giorni dopo la rapina, scattò il provvedimento di fermo a carico di Giannattasio, Cianciulli e Telese, poi annullato da Gip e Riesame. Sabato mattina, davanti al Gup Lerose, sono comparsi Telese e Cianciulli, per i quali i pm hanno chiesto l'archiviazione dell'accusa. Il provvedimento sarà depositato stamattina.
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