Tu sei qui: CronacaCimitero tra disagi e degrado
Inserito da (admin), giovedì 22 settembre 2005 00:00:00
Cimitero incolto. Basta farsi un giro lungo i viali per accorgersi che i prati verdi, le aiuole, le siepi, non sono più curate così come di consueto, tanto da suscitare non poche proteste ed indignazione per la mancanza del dovuto decoro al luogo santo. Anzi - dicono i frequentatori più assidui - la situazione peggiora ogni giorno di più. Da circa tre mesi, infatti, l'unico giardiniere in servizio, per motivi di salute, non è in grado di far fronte alla manutenzione ordinaria del verde e sono evidenti i segni dell'incuria. Siepi che crescono oltre misura ed in maniera disordinata, erbacce che si insinuano tra l'asfalto dei vialetti, aiuole praticamente abbandonate a se stesse. «Frequento regolarmente il cimitero e giorno dopo giorno - afferma Lucia Senatore - la situazione peggiora. Da parecchio tempo, infatti, si nota un abbandono evidente nella cura del verde. Chi ne ha la responsabilità, se ne faccia carico e risolva il problema. Non è questo il modo di onorare i defunti, soprattutto in considerazione dell'avvicinarsi di novembre». Un biglietto da visita poco dignitoso. Tra i più evidenti è il viale che porta alla chiesa, dove siepi ed erbacce sono cresciute in maniera eccessiva. «Non è possibile che per problemi di salute di un giardiniere - afferma Paolo Pisacane - l'intero cimitero deve subirne le conseguenze. È una mancanza di attenzione che non ha giustificazioni». A preoccupare maggiormente è proprio l'esiguità del personale. «A parte che un solo giardiniere non è sufficiente per tenere in ordine un intero cimitero - dice Carmine Sorrentino - ma in tutti questi mesi si poteva trovare una soluzione alternativa, magari affidando l'incarico all'esterno, vista l'emergenza». Dal Comune fanno sapere che qualcosa si è fatto, dovendo far fronte anche alle scarse risorse economiche disponibili. La direzione del cimitero ha predisposto, infatti, in questo periodo di forzata assenza del giardiniere comunale, due distinti interventi di manutenzione del verde, per cercare di far fronte alle esigenze più impellenti, con personale esterno. Un terzo intervento è stato riservato in prossimità delle celebrazioni per il 2 novembre. «Una situazione del genere - dichiara Angela Longobardi - non è tollerabile. Il decoro del nostro camposanto non può essere assoggettato alla disponibilità o meno di soldi. Non credo che per tenere in ordine aiuole e togliere le erbacce sia necessaria una spesa non sostenibile per un bilancio comunale. Ed in ogni caso, tenere in ordine il cimitero dovrebbe essere una priorità. Se non si è in grado di assicurare neppure questo servizio, ce lo dicano. Se mettessero a disposizione gli attrezzi, credo che, come me, ci siano altre persone disponibili a dare una mano gratuitamente». Ma la soluzione non dovrebbe farsi attendere molto. La Se.T.A., la municipalizzata che gestisce l'igiene urbana, dopo aver avuto l'affidamento della pulizia del cimitero e delle ville comunali, dovrebbe farsi carico anche della cura e manutenzione del verde del luogo santo.
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