Tu sei qui: CronacaCiclisti "fuorilegge" nella Z.T.L., urge una pista ciclabile
Inserito da (admin), lunedì 30 luglio 2012 00:00:00
Corriamo ai ripari fin quando siamo in tempo! Un vecchio adagio così recita: “quando manca il gatto i topi ballano”! I topi nella Zona a Traffico Limitato sono quanti alla guida di auto e moto la percorrono senza averne titolo, ma in questo caso sarà “Sirio” a rilevarne il “regolato” attraversamento, salvo che non la percorrano accedendovi (vale per i motocicli) da via Alfonso Balzico o via Della Repubblica, come avviene correntemente, ma per le bici come la mettiamo, ovvero chi provvede a regolarne l’andirivieni?
In altro articolo abbiamo sottolineato che corso Umberto I e la congiungente con piazza Eugenio Abbro è Z.T.L., per cui non vi si può accedere con auto, moto e velocipedi se non autorizzati, eccezion fatta per le bici della lunghezza massima di m. 1,10, larghezza massima di m. 0,50, altezza massima di m. 1,35 e sedile monoposto i cui ciclisti possono percorrerla, nel solo senso di marcia e nella fascia oraria compresa tra le ore 7 e le ore 18 del giorno successivo, eccetto i giorni festivi. Il senso di marcia è: piazza Eugenio Abbro - piazza San Francesco o corso Giuseppe Mazzini, angolo viale Giuseppe Garibaldi - piazza San Francesco e mai in senso inverso.
Percorrere la Z.T.L. in bici, dalle 18 alle 7 del mattino seguente, costituisce violazione all’art. 7 del Codice della Strada ed al ciclista deve essere applicata la sanzione amministrativa di €. 39,00. Qualora la Z.T.L. venga percorsa “contromano” (da piazza San Francesco al viale Garibaldi ovvero fino a piazza Eugenio Abbro), oltre alla citata sanzione, l’agente accertatore contesterà al ciclista anche la violazione all’art. 143 del citato codice, con l’irrogazione di una seconda sanzione amministrativa, pari a €. 154,00, e la decurtazione di 4 punti dalla patente di guida.
Tutto ciò quando le regole non vengono rispettate e nessuna forza di polizia le fa rispettare, per cui la società civile di Cava de’Tirreni a chi deve rivolgersi per avere il Borgo porticato non percorso (in ambedue i sensi di marcia) da adulti e ragazzi in bici? Allo stato, fatta eccezione per una sola sanzione contestata ad un noto commerciante cavese, non ci risulta che i 42 uomini e donne (su 64) che costituiscono l’attivo Corpo di Polizia Locale, retto dal Comandante f.f. Licia Cristiano, abbiano elevato sanzioni nei confronti di altri ciclisti “fuorilegge”, per cui, allo stato, si assiste ad uno stato d’anarchia ciclistica!
Venerdì 27 luglio 2012, dalle ore 19.00 alle ore 19.20, nel mentre ci trovavamo a conversare con un autorevole figlio emerito di questa nostra Città (Magistrato. Figlio di un papà altrettanto illustre che nel 1974, con Luca Barba, entrambi al cospetto del volto Santo di Dio, ed i vertici dell’A.T.S., si assunsero l’onere d’ideare la Disfida dei Trombonieri, per Distretti: 1974-1990) sul futuro folkloristico cavese, ci siamo dovuti rendere conto che corso Umberto I è costantemente attraversato, anche in senso di marcia inverso, da bici di ogni misura, con in sella ciclisti adulti e non! In soli 20 minuti abbiamo contato ben 17 ciclisti, precisando che gli adulti procedevano, seppur in violazione ai due articoli del Codice della Strada, con un’andatura moderata, mentre i ragazzi, taluni ultraquattordicenni (titolari della capacità d’agire), con bici che superavano il metro e dieci centimetri di lunghezza, con una velocità ai limiti della spericolatezza. Abbiamo notato, pure, l’assenza di agenti di Polizia Locale “appiedati”! Torna il vecchio adagio: “quando manca il gatto i topi ballano!”.
La società civile cittadina, per fortuna ancora tanta, chiede all’Assessore alla Viabilità, Alfonso Carleo, ed al Comandante Licia Cristiano, sebbene la pochezza numerica di personale, di attuare “tolleranza zero” verso i ciclisti che nella Z.T.L. non hanno titolo a transitare! Atteso che il borgo si estende su una pianura di circa 2 km, da più parti ci viene chiesto di segnalare alla civica Amministrazione la realizzazione di una pista ciclabile, con i due sensi di marcia. Sarebbe auspicabile poterla percorrere, con i dovuti adattamenti e la segnaletica di legge, lungo il marciapiede centrale di corso Guglielmo Marconi e corso Giovanni Palatucci, oppure lungo uno dei due lati di corso Giuseppe Mazzini, dotando l’inizio e la fine della pista di un’area di parcheggio per sole bici.
Riteniamo che sarebbe un primo passo per dare un aiuto alla natura, ai ragazzi (in tale pista avrebbero una “valvola di sfogo”) ed a quanti necessitano di un ciclo di cure, per ragione motorie e cardiocircolatorie! Attuata la pista ciclabile, chiunque verrà poi sorpreso a percorrere in bici la Z.T.L. (fermo l’attuale divieto) senza averne titolo, in orario non consentito e contromano, si vedrà sanzionato con 193 euro di “multa”, così come sancisce il Codice della Strada!
Livio Trapanese
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