Tu sei qui: CronacaChiusura "S. Maria dell'Olmo", cresce la rivolta
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 22 aprile 2010 00:00:00
Continuano le trattative tra il neo eletto consigliere regionale, Giovanni Baldi, il sindaco di Cava de’Tirreni, Marco Galdi, il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, e Giuseppe Zuccatelli, promotore della bozza di piano sanitario regionale che prevede la chiusura dell’ospedale cavese, con il trasferimento dei reparti e dei relativi posti letto al "Villa Malta" di Sarno.
Sul tavolo la stesura del nuovo piano strategico sanitario, mirante a salvare, anche se solo parzialmente, la struttura ospedaliera del "Santa Maria Incoronata dell’Olmo". La spinosa vicenda è ora nelle mani del Governatore della Campania, Stefano Caldoro, che potrebbe confrontarsi con gli amministratori comunali, i consiglieri regionali ed i parlamentari della zona prima di dare il via libera al piano.
“Siamo in attesa di avere un confronto con Caldoro e Zuccatelli - annuncia Giovanni Baldi - Vogliamo conoscere in particolare i margini ed i criteri utilizzati dal Subcommissario per "eliminare" l’ospedale di Cava de’Tirreni, che serve una zona comprendente anche la Costiera Amalfitana e ad alta densità abitativa. Non possiamo costringere i cittadini a rivolgersi fuori da questo vasto territorio. Va valutato tutto il piano. Di certo ci sarà una riduzione, ma non si può immaginare una chiusura completa”.
In base al "piano Zuccatelli", nella città metelliana resterebbero a fronteggiare le urgenze e le emergenze solo la Guardia medica ed il 118. Due servizi che, come sottolineato dagli stessi operatori sanitari, sulla carta dovrebbero essere in grado di stabilizzare anche i malati più gravi, senza però avere le attrezzature medico-sanitarie adeguate.
“E’ inaccettabile che Cava rimanga senza un pronto soccorso aperto 24 ore su 24, corredato da reparti satelliti essenziali, quali l’unità di terapia intensiva cardiologica e chirurgica”, denuncia Mario Avossa, delegato Uil del presidio ospedaliero di Cava, che alimenta la polemica puntando il dito contro gli amministratori locali, rei di affrontare la faccenda in modo troppo “morbido”. “Dai politici ci aspettavamo una presa di posizione più netta ed una maggiore intransigenza nel difendere il diritto alla salute dei cittadini. Invece abbiamo assistito solo all’esposizione di una serie di buone intenzioni”.
Il sindaco Marco Galdi, intanto, ha già richiesto un incontro con Zuccatelli per discutere di una modifica del piano. Al Subcommissario gli operatori sanitari vogliono mostrare le iniquità presenti nella riorganizzazione, che vanno tutte a scapito dell’asse territoriale Costiera Amalfitana ed Agro nocerino-sarnese e della stessa Cava de'Tirreni.
Ricordiamo che domani, venerdì 23 aprile, è in programma una seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata proprio al futuro dell'ospedale cittadino, con l'intento di elaborare un documento unitario da presentare a Zuccatelli.
Mobilitazione su tutti i fronti, dunque, per difendere il diritto alla salute nella città metelliana. E non manca anche l'utilizzo dei nuovi strumenti della "rete". Su Facebook, infatti, sono presenti i gruppi “Salviamo l’ospedale: no alla bozza Zuccatelli”, promosso dall’Associazione Assoutenti e dal suo Presidente provinciale, l’avv. Francesco Avagliano, e “Vita all’Ospedale S. Maria dell’Olmo”, creato da Francesco Di Salvio.
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