Tu sei qui: CronacaChiusura mediateca Marte, Del Vecchio: «Abbiamo più volte diffidato la gestione, non è servito a nulla»
Inserito da (redazioneip), sabato 4 gennaio 2020 11:58:18
La chiusura immediata delle attività della mediateca Marte è sulla bocca di tutti a Cava de' Tirreni. La decisione dell'amministrazione comunale è stata presa all'indomani dei gravissimi fatti verificatesi nell'area antistante alla struttura durante la notte di San Silvestro: 2000 persone circa erano accavallate in attesa di entrare nel locale, generando un vero e proprio muro umano e mettendo a repentaglio la vita delle persone.
Sulla vicenda è intervenuto anche l'assessore alla Polizia Municipale, Sicurezza e Mobilità Giovanni Del Vecchio, che ha affidato ai social lo sfogo per quanto è accaduto nei giorni scorsi.
«La mediateca - esordisce - era nata con una precisa vocazione quella di promuovere la cultura e il turismo nella nostra città come previsto dal capitolato di gestione dove sono elencate precisamente le attività che sono consentite. Ogni evento musicale doveva essere accessorio e di intrattenimento alle iniziative inserite nell'ambito della programmazione culturale della società che si è aggiudicata la gestione, parimenti accessorio doveva essere il punto di ristoro. Oggi purtroppo di culturale è rimasto ben poco, è da tempo che gli eventi culturali erano diventati sempre più rari lasciando il posto ad attività ludiche e serate danzanti assolutamente non consentire dal capitolato atteso che la struttura non è assolutamente idonea a tipologie di eventi di pubblico spettacolo perché non possiede i requisiti minimi di sicurezza per essere adibita a tale scopo».
«Per questi motivi - prosegue Del Vecchio - abbiamo più volte diffidato prima verbalmente e poi in maniera formale la gestione - quest'ultima il 30 dicembre, il giorno prima dell'evento- la società Marte a non procedere all'espletamento di attività non consentite dal capitolato, dalla legge e dai regolamenti vigenti e sopratutto in assenza delle previste autorizzazioni. Ma questo non è servito a nulla. Nel rispetto della legalità, ma anche con grande amarezza, la nostra amministrazione ha adottato severi provvedimenti che vanno nella direzione del rispetto della legge».
«Quando nel 2011 nacque la Mediateca - conclude Del Vecchio - si immaginava un luogo dove si poteva respirare solo e unicamente cultura, uno spazio per i giovani che potevano dare sfogo alla loro creatività artistica, con strumenti e dotazioni che ne consentivano la crescita, un luogo di promozione delle bellezze del nostro territorio attraverso la proiezione di filmati in diverse lingue che avrebbero fornito un servizio per i visitatori della nostra splendida città .....ma forse abbiamo coltivato un sogno troppo grande, forse l'interpretazione di questi concetti ha lentamente lasciato il posto ad un altra cultura quella tipicamente imprenditoriale ed economica. Il mio auspicio è che l'evento del 31 dicembre imponga una serena e profonda riflessione che consenta alla nuova gestione di ripartire con il piede giusto restituendo alla Mediateca la vocazione per cui è nata».
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