Tu sei qui: CronacaChiuso il "Carrefour express" di via Veneto, dubbi e polemiche
Inserito da (admin), giovedì 19 marzo 2015 00:00:00
«Se è stato chiuso il supermercato di via Veneto, allora sarebbero destinati a chiudere almeno altri 4-5 supermercati della città che non hanno parcheggio per i propri clienti». Il Presidente del Comitato “Ordine e Quiete”, Giuseppe Salsano, condanna il provvedimento di fine prosecuzione attività del “Carrefour express” di via Veneto, stante la pronuncia del Consiglio di Stato.
Il supermercato è stato chiuso martedì sera dalla Polizia Locale del comandante Filippo Meluso, a seguito del rigetto da parte del Consiglio di Stato del ricorso avverso il provvedimento di divieto di prosecuzione attività - protocollo 15946 del 7 marzo 2013 - emesso dal Suap. La Polizia Locale ha provveduto a disporre la chiusura dell’esercizio ed al contempo ad elevare un verbale di 5mila euro, ai sensi della legge regionale del 9 gennaio 2014, per aver esercitato la vendita senza essere in possesso della prescritta autorizzazione.
Contestata alla proprietà del supermercato la mancata autorizzazione a livello regionale che una grande attività come il supermercato in questione avrebbe dovuto richiedere per esercitare le vendite. Qualche anno fa il supermercato aveva aperto avendo fatto richiesta al Comune con una semplice Scia, ossia come si fa per aprire un negozio di vicinato.
A quanto pare, anche il parcheggio un po’ più distante del supermercato non sarebbe stato dichiarato idoneo alle esigenze di un’ampia clientela, così come previsto per un grande magazzino. Su questo punto ci va giù duro il Presidente Giuseppe Salsano, il quale dichiara che, se questo porta a chiudere un’attività, allora molte altre attività della città dovrebbero essere soggette a chiusura.
«Il supermercato di via Veneto che è stato chiuso - afferma Salsano - forse è uno dei pochi che ha il parcheggio, anche se piccolo. Ne conosco altri che di parcheggio non hanno neanche l’ombra. E se proprio volessimo parlare di regolarità, allora dovrebbero chiudere anche tutti quei negozi che mettono i generi alimentari fuori dai propri esercizi, con conseguenze igienico-sanitarie di non poco conto».
Invita alla prudenza Salsano, che di lotte contro le irregolarità delle attività commerciali ne ha fatto e ne fa una battaglia quasi quotidiana. È lui che battaglia contro la movida fracassona, contro l’attività di somministrazione bevande e alimenti ed attività di karaoke, non previste per alcune attività che comunque infrangono le leggi. A questo punto Giuseppe Salsano dice che, se la legge vale per tutti, allora vanno applicati in egual misura i provvedimenti restrittivi.
Annalaura Ferrara
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