Tu sei qui: CronacaCeliachia, allarme farmaci taroccati
Inserito da (admin), mercoledì 18 maggio 2005 00:00:00
Appena un mese fa l'annuncio di una pillola anti-celiachia, diffuso nel corso del Congresso mondiale sulla malattia da intolleranza al glutine. Oggi i medici del "Santa Maria dell'Olmo" suonano il campanello d'allarme: «La pillola potrebbe essere in commercio solo fra qualche anno, dopo un'accurata sperimentazione sull'uomo. Attenti ai farmaci "taroccati" ed occhi aperti contro le truffe». A mettere in guardia i pazienti, informandoli sullo stato della ricerca, sono gli stessi specialisti. Nei giorni scorsi, infatti, due pazienti del Centro Celiachia dell'Asl Sa1 - rispettivamente di Torre Annunziata e di Amalfi - hanno contattato i medici cavesi per chiedere informazioni sulla pillola, e non solo. Le due donne hanno riferito un particolare allarmante: «Il farmacista ci ha assicurato che fra una quindicina di giorni questa pillola sarà in commercio. Potremo iniziare la terapia che ci permetterà di mangiare gli alimenti vietati». Da qui la decisione del primario Basilio Malamisura, responsabile del Centro Celiachia dell'Asl Sa1, nonché direttore dell'Unità operativa di Pediatria dell'Olmo, di fare chiarezza: «Non ho elementi a disposizione per accertare se effettivamente le pazienti hanno ricevuto queste informazioni, ma è bene sgomberare il campo da illusioni e mettere in guardia da possibili truffe. La pillola è stata sperimentata sui topi da laboratorio affetti da diabete, perché la celiachia non colpisce animali. La sperimentazione sull'uomo ci sarà nel 2006, i primi risultati nel 2007». Il nuovo farmaco agisce sulla zonulina, una proteina che regola l'ingresso delle sostanze nell'organismo. Una specie di chiave che apre le porte tra una cellula e l'altra delle pareti dell'intestino, formato da uno strato di cellule, ovvero una sorta di barriera contro gli attacchi esterni. I celiaci perdono questa capacità perché producono troppa zonulina. Per questo motivo il glutine entra e scatena reazioni immunitarie, che possono provocare gravi complicazioni a carico di qualsiasi organo. Da qui la pillola contenenti inibitori della zonulina, da assumere prima dei pasti. «Il glutine è una proteina che nessun essere umano è in grado di digerire - spiega Malamisura - perché attraversa la mucosa intestinale. I celiaci hanno nei loro linfociti (globuli bianchi) un codice genetico in grado di riconoscere il glutine e di scatenare una reazione immunitaria. Gli anticorpi così prodotti sono come proiettili che possono colpire qualsiasi organo». Al momento, l'unico rimedio è la dieta rigorosa che mette al bando cereali, frumento segale, orzo, farro e preparati con essi, come insaccati, formaggi, salse e dolci. «La ricerca segue diverse strade - precisa Malamisura - dal vaccino agli enzimi e batteri presenti in un particolare criscito di pane». Stando alle ultime stime registrate dal Centro Asl, il numero dei pazienti celiaci è in costante aumento, pari al 10% ogni anno. L'esordio di questa patologia può avvenire in ogni età. Non mancano, infatti, i casi di prima diagnosi oltre i 50 anni. «Il Centro attivo presso l'ospedale cavese - spiega il direttore sanitario, Vincenzo De Paola - è stato fortemente voluto dalla direzione generale dell'Asl Sa1 e si prefigge tra gli scopi quello di evitare il più possibile la mobilità dei pazienti del Sud verso altre zone d'Italia» Per informazioni, telefonare ai seguenti numeri: 089 4455290 - 089 4455248 - 089 4455111.
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