Tu sei qui: CronacaCavesi in esilio, ‘Polis' insiste per il ritorno
Inserito da Cronache del Mezzogiorno (admin), mercoledì 30 luglio 2003 00:00:00
Procede alacremente il percorso politico dell'Associazione socio-politica "Polis" di Cava de' Tirreni. Tanta la progettualità messa in campo dal giovane sodalizio metelliano. Per conoscere meglio gli interventi cardine del "progetto Polis", abbiamo interpellato il coordinatore Enzo Gallo, ex assessore democristiano degli anni '80. Primo punto, il ritorno dei cavesi a Cava de' Tirreni. Dott. Gallo, vogliamo parlare dell'auspicabile ritorno dei cavesi in città ed indicare anche la progettualità in tal senso elaborata da "Polis"? «Questo è uno degli argomenti che più stanno a cuore a "Polis". Più volte abbiamo rappresentato il nostro pensiero e la nostra progettualità per far sì che ritornino i nostri concittadini, costretti per il costo esoso degli appartamenti a trasferirsi nei centri limitrofi. Abbiamo altresì rappresentato la grave perdita culturale, di tradizioni e di civiltà che la città subisce con questa forzata emigrazione. Ed abbiamo indicato una nostra progettualità di massima, indirizzata all'Amministrazione: quella di calmierare in primo luogo i costi del mercato e di cercare in seguito nuove aree da espropriare o da recuperare, invitando poi le imprese, attraverso un appalto-concorso, a costruire a prezzi bloccati per i cavesi storici. Anche il sindaco Messina, nella sua ultima apparizione televisiva su un'emittente salernitana, ad una specifica domanda riguardante l'argomento ha risposto che sono tantissimi, purtroppo, i cavesi costretti a vivere fuori città, indicando il numero di 8.000 soltanto per la cittadina di Nocera Superiore. Il primo cittadino, però, ha anche specificato che l'Amministrazione comunale poco può fare, perché bloccata dal PUT e dal Piano Regolatore. Ora, proprio in queste ultime ore, mi è capitato di assistere ad un'intervista rilasciata ad un'emittente televisiva dal sindaco di Salerno, Mario De Biase, che ha affrontato proprio il problema dell'emigrazione dalla città di Salerno a cui sono costretti i cittadini del capoluogo, considerato l'alto costo degli alloggi a Salerno. Ma lo stesso sindaco, con soddisfazione, ha riferito che, dopo aver apportato ben otto varianti al Piano Regolatore, Salerno sarà in condizione, tra edilizia pubblica e convenzionata, più il recupero di vecchi centri da urbanizzare, di mettere a disposizione dei suoi cittadini circa 800 alloggi. Credo che questo - conclude Gallo - possa far riflettere su come risolvere i problemi». In città, intanto, tiene banco il cosiddetto "caso Lambiase". Cosa ne pensa di questa querelle? «Sul caso "Lambiase-Messina" preferisco non prendere alcuna posizione, né personalmente né a nome dell'Associazione che rappresento. Questo per mio stile personale e dell'Associazione, in quanto ritengo che, quando vi sono degli accertamenti in corso, è compito di chi cura le indagini ricercare la verità. Poi, per quanto riguarda noi di "Polis", l'ho già detto in un'intervista di pochi giorni orsono: non intendiamo in alcun modo fare politica attraverso la magistratura, ma confrontarci sui problemi e sull'eventuale soluzione degli stessi».
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