Tu sei qui: CronacaCavese-Latina: misura cautelare di obbligo di dimora per 9 ultras metelliani
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 21 marzo 2025 13:47:37
Nel rispetto della presunzione di non colpevolezza e fermo restando che eventuali giudizi di responsabilità potranno derivare solo da pronunciamenti irrevocabili, si rende noto che in data odierna, la Polizia di Stato di Salerno, ha eseguito un' ordinanza di applicazione di misura cautelare personale dell'obbligo di dimora nel Comune di residenza emessa dal Tribunale di Nocera Inferiore - Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, nei confronti di 9 ultras della Cavese.
Agli indagati sottoposti a misura cautelare, peraltro, è stato prescritto di non allontanarsi dal proprio domicilio durante lo svolgimento di manifestazioni sportive alle quali partecipa la squadra di calcio della Cavese.
Il provvedimento restrittivo, eseguito dai poliziotti del Commissariato di P.S. distaccato di Cava de' Tirreni e della DIGOS, supportato da altri uffici della Questura di Salerno e da unità del Reparto Prevenzione Crimine Campania, trae origine dai fatti accaduti nel pomeriggio del 29.09.2024, in occasione dell'incontro di calcio CAVESE - LATINA, gara valevole per il campionato di serie C, allorquando - secondo la ricostruzione dei fatti risultante dalle indagini compiute, condivisa dal Gip - una frangia cd. ultras della tifoseria cavese, composta da soggetti travisati e armati di bastoni, bottiglie di vetro e fumogeni, poneva in essere una violenta aggressione contro gli operatori della Polizia di Stato, schierati in servizio di Ordine Pubblico, attuando un vero e proprio blocco stradale che culminava, addirittura, con il lancio di un potente ordigno esplosivo in direzione dei poliziotti detonato a pochi metri dai loro piedi. Il tutto avveniva in pieno centro cittadino ove sono ubicate diverse attività commerciali e dinanzi numerosi automobilisti ed utenti della strada, i quali, spaventati ed impauriti dall'azione violenta in corso, si vedevano costretti ad effettuare manovre repentine per evitare di essere coinvolti negli scontri e - addirittura - a rifugiarsi all'interno delle suddette attività.
Subito dopo i fatti, personale del Commissariato di P.S, sotto la direzione di questa Procura della Repubblica, avviava una minuziosa attività di indagine, la quale consentiva di ricostruire tutte le fasi dell'azione violenta ed individuare - secondo un giudizio di gravità indiziaria condiviso dal Gip - gli autori del gesto.
Mette conto di evidenziarsi come nei fatti per cui si procede sia stata ravvisata la sussistenza - tra gli altri - del delitto di cui all'art. 421 bis c.p., ovverosia la fattispecie di "pubblica intimidazione con l'uso di armi", tenuto conto di come l'azione dei facinorosi è risultata specificamente rivolta alla turbativa dell'ordine pubblico e segnatamente, alla contrapposizione con le FF.OO.
Nel corso delle attività, sono state eseguite, altresì, le perquisizioni, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore a carico degli indagati, all'esito delle quali sono stati sequestrati gli indumenti presumibilmente indossati in occasione degli scontri del 29 settembre u.s..
Per i fatti su esposti, il Questore della provincia di Salerno, parimenti nella giornata di oggi, ha emesso nei confronti degli indagati altrettanti provvedimenti di daspo ex art. 6 L. 401/89 di 5 anni (per alcuni, con annesso obbligo di firma).
Come testimoniato dai fatti in questione, è massima l'attenzione della Procura della Repubblica e della Polizia di Stato nel contrasto al fenomeno, sempre allarmante, delle violenze poste in essere in occasione delle manifestazioni sportive e contro le FF.OO.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 10069105
Dramma della solitudine a Cava de' Tirreni dove una donna, ex assistente sociale poco più che settantenne, è stata trovata morta in casa dopo due giorni. Lo riporta "Il Mattino". Colta da malore mentre era in bagno, la donna non è riuscita a chiedere aiuto e, vivendo senza parenti in città, nessuno si...
Giovedì 17 aprile, la Polizia di Stato ha proceduto all'esecuzione dell'espulsione dal territorio nazionale di un cittadino indiano, mediante accompagnamento all'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Il soggetto si era presentato il 14 aprile agli sportelli dell'Ufficio Immigrazione per regolarizzare...
I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, coadiuvati da personale del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore (SA) e del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno, hanno ispezionato uno stabilimento per la lavorazione delle carni di Pagani (SA), sorprendendo quattro persone mentre...
Preoccupazione a Cava de' Tirreni per la scomparsa di Francesca Troia, una giovane donna che venerdì sera si è allontanata da casa e da allora non ha più dato notizie di sé. La ragazza non ha con sé il cellulare, rendendo ancora più difficile rintracciarla. L'ultima volta che Francesca è stata vista...
È morto a 67 anni Antonio Pignataro, ex boss della camorra e reo confesso dell'omicidio di Simonetta Lamberti, la bambina uccisa a Cava de' Tirreni il 29 maggio 1982 in un attentato destinato al padre, il magistrato Alfonso Lamberti, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Pignataro si trovava...