Tu sei qui: CronacaCavese in piena emergenza
Inserito da (admin), venerdì 11 ottobre 2013 00:00:00
La Cavese sarà a Reggio Calabria sicuramente in formazione rimaneggiata: già privi di Cosmo Palumbo e Borrelli, acciaccati, e di Sabatino Lordi, che è squalificato, i biancoblù hanno dovuto fare a meno del loro capitano Claudio De Rosa, vittima di un attacco influenzale. Durante l’amichevole giocata al “Lamberti” si è fermato anche Kabangu. Chi è apparso invece in condizione felice è Luigi Palumbo, l’attaccante esterno di origine beneventana, che ha messo a segno 3 dei 4 gol con i quali la Cavese ieri ha battuto l’Antica Taurania (alias Real Cavese), mentre il quarto sigillo è stato messo dentro da Lordi.
Chietti nell’amichevole del giovedì ha provato varie soluzioni a centrocampo. In corsa per una maglia a metà campo contro l’HinterReggio anche Giovanni Sergio, il classe ’94 che ieri è sceso in campo nel secondo tempo. A dispetto delle defezioni che ci saranno, Francesco Chietti sembra non voler rinunciare all’amato 4-2-3-1, almeno in partenza, ma dovrà inventarsi la linea mediana dove l’unico a non mancare dovrebbe essere Rinaldi. Questa mattina i biancoblù sosterranno quello che sarà l’ultimo allenamento a Cava prima della partenza, fissata per domani.
Orlando Savarese
Capitolo Procura Federale
12mila euro d’ammenda. Non pochi, ma il giusto, o meglio il “congruo” per usare il termine tecnico utilizzato dalla Commissione disciplinare presieduta da Artico. Che ieri pomeriggio ha avallato il patteggiamento tra la Procura Federale ed il rappresentante legale Gaetano Aita, archiviando il deferimento ai danni della Cavese con una multa. Salata, certo, ma molto meno invalidante rispetto ad una dura penalizzazione in classifica. Il pastrocchio dell’estate del 2012 rischiava d’avere ripercussioni molto più gravi sull’attuale società e sulla gestione del campionato in corso, perché sulla base delle documentazioni ricevute il Procuratore Palazzi era pronto a chiedere una penalizzazione che sarebbe oscillata da un minimo di 2 ad un massimo di 4 punti.
Insomma, una mazzata che avrebbe estromesso gli aquilotti dai discorsi d’alta quota e complicato i piani futuri di rimonta. Invece, l’ammenda costringe la società soltanto ad allargare un altro po’ i cordoni, senza però intaccare la sfera puramente tecnica. Il merito va ascritto all’avv. Gaetano Aita, che s’è occupato della difesa dell’ex Presidente Di Marino e di conseguenza della società aquilotta. Già prima d’arrivare in sede dibattimentale, il legale aveva inviato alla Procura memorie difensive e proposta di patteggiamento. Palazzi non ha esitato ad accettare, stesso discorso per la Disciplinare, che ha ritenuto “congrua” l’ammenda da 12mila euro per il gran caos dell’estate scorsa, con tesseramenti prima effettuati e poi invalidati per mancanza d’accordo nel trasferimento di quote societarie da Di Marino a Montella.
L’ex Presidente è stato inibito per 8 mesi per responsabilità diretta: la sua colpa è quella di non aver vigilato e lasciato agire Montella e Cianciulli. In aula c’era pure l’ex direttore sportivo della Cavese, il quale ha patteggiato per una squalifica di 3 mesi per aver esercitato il ruolo di ds pur non essendo iscritto all’albo. Soddisfatta la Cavese. A confidarlo proprio l’avv. Aita: «C’era il rischio di una penalizzazione che avrebbe portato molti danni alla sfera tecnica. Invece la trattativa con la Procura è andata a buon fine». 12mila euro ed una pietra tombale sulla questione. D’ora in poi la Cavese sarà al riparo e dovessero scattare nuovi deferimenti, su richiesta della Commissione tesseramenti e vertenze economiche, ne risponderà in prima persona Gino Montella.
Filippo Zenna
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