Tu sei qui: CronacaCava, operatori della movida contro De Luca: «Coprifuoco ucciderà la nostra economia, faremo ricorso al Tar»
Inserito da (redazioneip), venerdì 23 ottobre 2020 11:41:15
Gli esercenti della movida di Cava de' Tirreni stanno preparando un ricorso al Tar contro l'ordinanza numero 83 emanata ieri dal presidente della Campania Vincenzo De Luca in cui si dispone la chiusura obbligatoria delle attività entro le 23. A riportare la notizia è "La Città".
«Ecco come uccidere l'economia cittadina», ha commentato Pasquale Falcone, noto imprenditore della movida cavese.
«Così non si può andare avanti - ha spiegato invece Gaetano Lambiase, gestore di un noto locale-. Un'ordinanza inutile e ingiusta per il settore della ristorazione. Il virus è sempre esistito ma intanto in estate se ne sono dimenticati tutti: non hanno potenziato controlli e trasporti e adesso ne raccogliamo i risultati a discapito di quanti hanno rispettato le norme per tenere a bada i contagi. Il sindaco si sarebbe potuto organizzare chiudendo piazze e luoghi della movida all'aperto, assicurando le attività dei locali. Così i ragazzi dopo aver cenato in un pub, si sarebbero ritirati a casa non avendo altri posti di ritrovo. Intanto c'è un blocco dell'economia e ci sono tutti i termini per un ricorso».
Ricondiamo che il cosiddetto coprifuoco sarà in vigore a partire dalle 23 di stasera e fino alle 5 del giorno successivo. Gli avventori degli esercizi di svolgimento delle attività indicate al primo periodo sono tenuti a rientrare al proprio domicilio, dimora o residenza entro le 23,30 ;dalle 23,00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero motivi di salute. E' sempre consentito il rientro al proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro.
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