Tu sei qui: CronacaCava Libera e Del Vecchio esultano, Cava5stelle Libro Bianco denuncia
Inserito da (admin), lunedì 4 gennaio 2016 00:00:00
Il movimento civico Cava Libera - attraverso il suo Presidente Ida Damiani - esprime grande soddisfazione per l’operato dell’Amministrazione sulla gestione della vicenda ospedale. Il 25 novembre 2015 l’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” era virtualmente chiuso - afferma il consigliere comunale Giovanni Del Vecchio - essendo stati a rischio tutti i reparti di emergenza e di urgenza e, solo grazie all’impegno costante del Sindaco ed al suo peso politico, si è riusciti a mantenere in vita una struttura che oggi garantisce i livelli minimi di assistenza e di salvaguardia del diritto alla salute da parte dei cittadini cavesi.
La temporanea sospensione delle 24 ore del reparto di Ginecologia e Ostetricia - provvedimento non definitivo - è stato imposto dall’assoluta carenza di personale, che attualmente conta solo due ginecologi rispetto agli 8 previsti dalla legge per il suo mantenimento. Questo non significa che non si continui a lavorare per restituire un presidio di Ginecologia pienamente operativo per la cittadinanza.
Desta meraviglia la posizione assunta in merito dall’ex Sindaco Galdi, che proponeva soluzioni non solo assolutamente inefficaci sul piano giuridico, ma anche controproducenti per il futuro dell’intero plesso ospedaliero. Allora è auspicabile che sulla questione ospedale non ci siano fughe in avanti o posizioni dettate dall’opportunismo, ma è necessario che tutta la parte politica e l’intera comunità cavese siano unite e coese in difesa di un diritto, quello alla salute, che non conosce bandiere e prescinde dai colori politici e dagli interessi particolari.
Giovanni Del Vecchio
Cava5stelle Libro Bianco: «Ospedale, la fase finale»
L’Associazione “Cava5stelle Libro Bianco” da ormai tre anni denuncia l’attuazione di una “eutanasia burocratico-amministrativa” dell’Ospedale di Cava de’ Tirreni. Oggi siamo giunti a quella che sembra essere la fase finale: la chiusura, effettiva, dei reparti. Il tutto nell’indifferenza dei più, fatta eccezione di un gruppo di pochi cittadini, se rapportati alla popolazione totale, la maggioranza di questi donne e “tifosi” della Cavese. Questo dato dovrebbe far riflettere un po’ tutti: la sanità ospedaliera a Cava de’ Tirreni viene difesa, veramente, da poche massaie ed alcuni tifosi di calcio. A questi cittadini va dato il giusto merito, ma rimane il resto: sono solo parole e demagogia.
A tal proposito va fatta una riflessione: Cava de’ Tirreni potrebbe essere un esempio, a livello nazionale, di riconversione di una struttura sanitaria con l’attuazione del nostro progetto di creazione di una “Piattaforma di Emergenza e Stabilizzazione Medica e Chirurgica” e di un “Polo Ospedaliero Museale”. Non dimentichiamo, infatti, che la costruzione del nostro ospedale risale alla metà del 1500 ed esso è uno dei più antichi d’Italia.
Ed a questo punto sorge un dubbio: che fine faranno le opere custodite all’interno del nostro ospedale, come lo stupendo dipinto, da poco restaurato, presente nel Reparto Maternità, gentilmente chiuso da chi deve garantire la nostra salute?
Associazione “Cava5stelle Libro Bianco”
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