Ultimo aggiornamento 1 giorno fa SS. Maurizio e Celestino

Date rapide

Oggi: 12 gennaio

Ieri: 11 gennaio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CronacaCava de' Tirreni: la Festa di Montecastello, tra tradizioni e folklore

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cronaca

Cava de' Tirreni: la Festa di Montecastello, tra tradizioni e folklore

Ieri, al Comune metelliano, approfondimento storico sugli eventi accaduti 362 anni fa

Inserito da (redazioneip), martedì 15 maggio 2018 12:46:47

«E' stata una delle pagine più tristi della storia cavese. Seimilatrecento vittime tra cui oltre duecento prelati. Una comunità falcidiata e in ginocchio, soltanto alcune zone come Vietri e Cetara furono interessate dal fenomeno in maniera meno grave». Questo e tanto altro è stato detto al convegno che si è svolto al Comune di Cava de' Tirreni, nella Sala consiliare, ieri sera nel corso di un convegno dal titolo "La Festa di Montecastello - fra identità e religione".

In una salone gremito di cittadini accorsi ad ascoltare della festività più amata dalla comunità metelliana, è stata fatta un'approfondita riflessione storica su di un evento accaduto trecentosessantadue anni fa e che ancora oggi viene celebrato ogni anno.

A parlare dei fatti della peste del 1656, delle tradizioni e del folclore che si sono consolidati nei secoli e della grande testimonianza di fede dei cavesi che ininterrottamente da oltre tre secoli, nell'ottava del Corpus Domini, ringraziano il Signore e invocano che la Sua mano protegga sempre i cittadini della vallata, erano: il sindaco Vincenzo Servalli, l'Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, il presidente dell'Ente Monte Castello, Mario Sparano, lo storico Gianluca Cicco, la responsabile dell'archivio storico comunale, Beatrice Sparano e il docente universitario Giuseppe Foscari.

I fatti esaminati partono dalla diffusione della pandemia della peste, causata dal batterio Yersinia pestis, in quello che è stato definito un anno infaustissimo. La peste arrivò in Spagna, trasportata da un bastimento proveniente da Algeri. Il contagio iniziò a diffondersi in Valenza, giunse in Catalogna e arrivò più tardi in Sardegna, quartier generale delle truppe del vicerè di Napoli. Una delle navi infette partì dall'isola e, via Civitavecchia, attraccò al porto di Napoli. Era il 1656. Dapprincipio il vicerè, Garcia de Avellanada, decise che la questione doveva restare segreta e la popolazione fu tenuta all'oscuro di tutto. Ma presto non ci fu più nulla da nascondere. La peste viaggiò veloce tra la popolazione che cadde in preda all'isteria. Qualcuno vide nel contagio una punizione divina con la quale il Padreterno puniva la popolazione per la sommossa di Masaniello; altri incolpano per gli stessi motivi, il governo spagnolo, reo di aver diffuso la malattia attraverso della lana pestifera proveniente dall'Africa, dandola a filare alle donne della plebe, per decimare e svigorire con un contagio mortalissimo un popolo irrequieto e rivoltoso.

Gli uomini del vicerè misero in giro la voce che i responsabili del contagio sarebbero stati i francesi che, per ordine di Enrico II Duca di Guisa, avrebbero preso a spargere per la città polveri velenose, nei cibi, nelle acquasantiere, sulle monete.

A Napoli si contavano ormai duemila, tremila, nel periodo più acuto fino a cinquemila vittime al giorno. Le scene descritte dai cronisti dell'epoca sono agghiaccianti e vanno oltre ogni possibile immaginazione. La gente vagava senza meta per quella che era, ormai, una città fantasma. Coloro che avevano ancora la forza, abbandonarono la capitale nell'illusione di trovare ricovero nelle altre città del regno. E fu così che si ebbero i primi contagi anche a Cava de' Tirreni. Il primo ufficialmente dichiarato avvenne il 5 giugno.

Tra le tante testimonianze dell'epoca raccolte e svelate durante il convegno , anche quella che parla di un prete di Amalfi che prima di impartire la comunione agli ammalati si cospargeva di aceto, indossavaun abito cerato e poi dava l'ostia sulla cima di un'asta.

Poi Don Angelo Franco, l'unico superstite dei quattro parroci della Santissima Annunziata, con solo poche donne, giunto sul terrazzo superiore del Castello di Sant'Adjutore e posizionatosi nei quattro punti cardinali, impartì la Santa benedizione alla popolazione della valle. Da quel momento la peste finì di prorogarsi, cessò e dal dicembre dello stesso anno non si contarono più vittime. Nessun documento, però, attesta il miracolo eucaristico avvenuto sul Monte. Da dove deriva, dunque, la tradizione? Durante il convegno, che ha analizzato lo svilupparsi della tradizione attraverso i secoli, è stato detto che l'unica a parlare di carteggi riguardanti il fatto è stata la principessa Marianna Muscettola di Villa nel 1883, mentre era in villeggiatura a Cava durante il periodo della "Festa di Castello" (questo il nome della rievocazione che si è tramandato fino ai giorni nostri). Della Benedizione dei Trombonieri in piazza Duomo si comincia a far menzione a partire da fine ‘800.

Quello che è emerso da questo interessante simposio è che vi sono numerosi documenti la cui fondatezza storica è accertata a comprovare il radicamento nei secoli della fede, della devozione e dell'attaccamento alla storia della propria città. Dopo trecentosessantadue anni la cittadinanza cavese ancora risponde in massa, ogni anno al richiamo del ricordo di quei giorni densi di disperazione e di speranza. E anche questo è un piccolo miracolo.

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 102523103

Cronaca

Auto in fiamme a Pontecagnano: intervengono i vigili del fuoco

Questo pomeriggio a Pontecagnano (Salerno), in via Diaz, un incendio ha distrutto completamente una Range Rover parcheggiata. Il veicolo ha preso fuoco vicino al cancello di una proprietà privata, richiedendo l'intervento immediato dei Vigili del Fuoco della sede centrale di Salerno. Nonostante il tempestivo...

Tragedia a Salerno, investita e uccisa donna di 78 anni

Nella mattinata di giovedì 9 gennaio, una donna di 78 anni è stata investita da un'auto a Torrione, nei pressi dell'incrocio con via Enrico Perito, un'area già teatro di incidenti mortali in passato. Come riporta La Città di Salerno, la vittima stava attraversando la strada quando è stata travolta da...

Lavori abusivi ad Ispani, Guardia Costiera sequestrata area di 550 mq

Nell'ambito delle operazioni di Polizia Giudiziaria per la protezione del Demanio Marittimo, i militari dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro, sotto la direzione del Tenente di Vascello Samantha Losito e con il supporto dell'ufficio Tecnico del Comune di Ispani, hanno effettuato un intervento...

Cava de' Tirreni, 30enne arrestato durante la Notte Bianca

Domenica sera, durante la Notte Bianca di Cava de' Tirreni, un uomo di 30 anni, residente a Nocera Superiore, è stato arrestato per minacce, aggressione e lesioni a pubblici ufficiali. L'episodio, come riporta La Città di Salerno, si è verificato intorno alle 22 nei pressi di piazza Mario Amabile, dove...

Cava de' Tirreni, incendio alla Croce Rossa: la solidarietà del Sindaco Servalli

Il Sindaco Vincenzo Servalli e tutta l'Amministrazione comunale esprime solidarietà alla delegazione cavese della Croce Rossa Italiana che ha subito gravissimi danni a causa dell' incendio della propria sede di via XXIV Maggio. "La Croce Rossa Italiana di Cava de'Tirreni è un presidio fondamentale per...