Tu sei qui: CronacaCaso antenne, tensione alta
Inserito da (admin), martedì 20 aprile 2004 00:00:00
Il caso antenne continua a tenere banco nella città e tra le forze politiche. I comitati di lotta dei residenti sono vigili. Mentre gli assessori Antonio Barbuti e Luigi Napoli confermano le posizioni critiche assunte nei giorni scorsi, pur con motivazioni diverse, il sindaco Messina pone la vertenza all'ordine del giorno della Giunta di domani. Ed intanto, le forze politiche del centrosinistra invocano scelte chiare e precise, mentre i Verdi chiedono le dimissioni di Messina e della Giunta. Anche se i lavori per ora sono sospesi, con il passar delle settimane la situazione diventa sempre più tesa ed incandescente. Antonio Barbuti ha chiesto che vengano rispettati lo spirito della delibera assunta dalla Giunta e la volontà ivi espressa all'unanimità, Luigi Napoli un maggior approfondimento della legge Gasparri e l'individuazione di tutti gli strumenti per la difesa della salute dei cittadini. «Il piano Messina - conferma Barbuti - è valido, ma qualcosa è saltato nella sua realizzazione. Dobbiamo ripristinare quella volontà, nel rispetto degli impegni assunti anche con la nostra comunità». Luigi Napoli, invece, insiste perché vengano attuati tutti i meccanismi legittimi in difesa della comunità e degli imprenditori. Pare che siano stati chiesti pareri agli Uffici Legale e Tecnico del Ministero delle Comunicazioni per una corretta interpretazione del decreto. Messina risponde ponendo la vertenza apertasi all'esame della Giunta. Dopo due sedute interlocutorie, quella di domani dovrebbe essere la decisiva. Nei corridoi del Palazzo si parla di atmosfera carica di tensione, il fronte di giorno in giorno si allarga. E proprio nella giornata di ieri, i Verdi hanno chiesto le dimissioni della Giunta Messina anche alla luce di un lavoro del noto oncologo pediatra Josè Ferris i Tortayada dell'Università di Valencia, che in una corrispondenza con gli ambientalisti cavesi ha evidenziato i danni che con il passar degli anni possono provocare le onde elettromagnetiche. «La vicenda dell'installazione di antenne - sbotta Enzo Passa - procede tra tentativi dell'opposizione, malcontento dei residenti e colpi di mano dell'Amministrazione, che sta gestendo un problema così delicato con improvvisazione ed insufficienza. Debbono andare a casa». Le autorizzazioni dei Comuni, secondo i Verdi, alla luce della legge 36/01, possono essere concesse in presenza di due documenti fondamentali: l'elenco delle antenne strategiche e l'accordo con le Regioni per la localizzazione, oltre all'obbligho della concessione edilizia specifica. «L'idea del piano di Messina va salvaguardata. E' il piano redatto che va ritirato e riscritto alla luce della difesa della salute dei cittadini e delle norme», precisa Passa. Il dibattito sugli effetti delle onde elettromagnetiche resta aperto. «Per una serie di concause - ribadisce Francesco Musumeci - Cava è una città a rischio. Nelle prossime settimane sarà presentato uno studio sulle mortalità in un determinato periodo. Chiediamo al sindaco Messina ed alle forze politiche tutte una maggiore attenzione e sensibilità al problema».
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