Tu sei qui: CronacaCaso antenne, la Giunta prende tempo
Inserito da (admin), giovedì 22 aprile 2004 00:00:00
L'Arpac tarda ad inviare lo schema di convenzione e salta l'approvazione prevista per la Giunta di ieri. Lettera aperta al sindaco Messina del segretario cittadino del Pri, Gaetano Lupi. Confermate le posizioni degli assessori Luigi Napoli ed Antonio Barbuti. I comitati di lotta non abbassano la guardia ed attendono l'evolversi della situazione. Nella seduta di ieri la Giunta avrebbe dovuto approvare lo schema di convenzione con l'Arpac, ma tutto è saltato per il mancato invio dello stesso da parte dell'ente. «Siamo in attesa di firmare la convenzione per avviare il monitoraggio preventivo della Valle metelliana - afferma l'assessore all'Ambiente, Luigi Napoli - e poter, così, dare il via al piano di razionalizzazione previsto dalla Giunta Messina, con tranquillità e sicurezza per l'utenza e per gli stessi imprenditori. Stiamo, tra l'altro, studiando il rapporto con una società legata al Ministero delle Comunicazioni per l'installazione di centraline di controllo del campo magnetico». Sia Napoli che Barbuti ribadiscono, pur con motivazioni diverse, un maggior approfondimento della complessa vicenda, che rischia di avvelenare l'atmosfera politico-amministrativa e di rendere sempre più incandescente il clima alla vigilia delle elezioni provinciali ed europee. Intanto, il segretario del partito repubblicano, Gaetano Lupi, in una lettera aperta al sindaco Alfredo Messina, ha espresso tutta la sua preoccupazione per la psicosi che si è creata in città: «Il vero problema non sono le nuove antenne, ma il crescente allarmismo». Di qui il suo invito ad avviare un'indagine seria e scientificamente credibile sull'inquinamento nella Vallata. «Onde evitare reazioni collettive, incontrollabili e facilmente strumentalizzabili, diamo il via ad una ricerca scientificamente qualificata. Accertiamo se esiste una giustificazione a questo allarme diffuso», conclude Lupi. I lavori per ora non sono ripresi. I comitati di lotta della Maddalena, di Monticelli di Santa Lucia, di Pregiato e di via Mazzini sono all'erta e seguono quotidianamente l'evolversi della situazione. Da più parti, quasi in coro, chiedono che vengano esaminate con serietà le varie situazioni di degrado che, sommate tra loro, costituiscono il vero problema del complessivo inquinamento della Vallata. La discarica nella zona di San Pietro, l'inceneritore di Santa Lucia, i nitrati nell'acqua, la coltivazione del tabacco per decenni, l'amianto dei prefabbricati, i valloni con le loro discariche a cielo aperto, i torrenti fortemente inquinati, sono tutti elementi sui quali, secondo i comitati di lotta, bisogna discutere e lavorare. «Se poi a questi timori si aggiungono quelli che possono derivare dalle onde elettromagnetiche o dai piloni dell'alta tensione, ci si rende conto della preoccupazione e del disagio della nostra comunità. Di qui il nostro vigilare», precisano i comitati.
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