Tu sei qui: CronacaCase delle Donne - Cava de' Tirreni sulla conquista di Kabul: «Ragazze come bottino di guerra»
Inserito da (redazioneip), giovedì 19 agosto 2021 11:27:30
«Dopo la conquista di Kabul nel mirino dei talebani ci sono ancora una volta le donne, considerate merce, bottino di guerra. I nomi delle nubili dai 12 ai 45 anni scritti su delle liste, per consegnarle in moglie ai soldati come fossero trofei». Sono le parole, affidate ai social, di "Casa delle Donne - Cava de' Tirreni", l''organizzazione no-profit nata nella città metelliana, che interviene sulla conquista di Kabul da parte dei talebani.
Ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo più alto: nella città e nei villaggi vicini i talebani hanno battuto il terreno casa per casa alla ricerca di donne dai 12 ai 45 anni prima di violentare e poi costringerle alla schiavitù sessuale.
«Fatima ha 22 anni, è stata la prima e unica donna afghana a fare la guida turistica nel suo paese grazie agli studi consentiti dalla Croce Rossa. Pensiamo - prosegue l'organizzazione - che le sue parole debbano essere lette, che le sue riflessioni debbano diventare le nostre. "Sono tutto ciò che i talebani odiano, se mi trovano mi ammazzano. Ho paura e temo per i miei genitori rimasti a Herat: se scoprono che hanno allevato una figlia come me o li uccidono subito o ne fanno un bersaglio fino a quando non mi consegno.
Le cose stavano migliorando qui, anche per le donne. Non avrei mai pensato che sarebbero potuti tornare, che avrebbero potuto influenzare la mia vita e i miei sogni costringendomi ad abbandonare tutto ciò che amo e per cui ho combattuto. Ho lottato contro la mia famiglia per far loro accettare che non mi sarei sposata a 14 anni come avevano fatto le mie sorelle e i miei fratelli, ma che avrei studiato, lavorato e aiutato altre ragazze ad emanciparsi».
Foto: ANSA
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