Tu sei qui: CronacaCaldo torrido, ecco cosa fare
Inserito da (admin), venerdì 13 giugno 2003 00:00:00
Sono gli anziani ed i bambini, in particolare i neonati ed i lattanti, i soggetti più esposti al clima torrido ed all'afa di questi giorni. Giuseppe Perillo, fisiopatologo, nonché direttore del Dipartimento di Medicina interna e specialità mediche del San Leonardo, spiega: «Le temperature elevate ed il forte tasso d'umidità che c'è nell'aria favoriscono, specie in queste fasce d'età, la disidratazione. Le conseguenze sono più gravi in soggetti cardiopatici o con problemi polmonari, ma anche in soggetti sani». Perché si muore? «Le cellule del nostro corpo vivono in un ambiente acquoso. Calando l'apporto idrico, il nostro organismo entra in una fase di sofferenza, che può manifestarsi con un banale colpo di calore o con più serie crisi cardiache e respiratorie. Non è un caso che con la sudorazione noi perdiamo gli elettroliti indispensabili nella funzione cardiaca». Come evitare questi rischi? «Per prima cosa, aumentando il nostro apporto d'acqua. Pertanto, bisogna bere moltissimo, anche quando non c'è lo stimolo, soprattutto da parte delle persone avanti negli anni». Esistono acque più indicate per combattere la disidratazione? «Direi di no: tutte le acque vanno bene. In media, dovremmo bere circa due litri di acqua al giorno. L'apporto idrico va ricercato anche nei cibi ricchi di acqua, come le verdure, gli ortaggi, la frutta e le bevande, come il latte ed il tè. Meglio evitare quelle zuccherate. Credo che, in linea generale, siano del tutto utili i cosiddetti consigli della nonna». Vale a dire? »Gli anziani ed i bambini devono evitare di stare fuori casa nelle ore centrali della giornata, cercando di concentrare le loro uscite al mattino presto o nel pomeriggio intorno alle 18. Occhio anche all'abbigliamento: il vestiario deve essere leggero per evitare le sudorazioni. Sono consigliati tessuti naturali, perché facilitano la traspirazione della pelle ed evitano che il sudore ristagni. Raccomando di usare un abbigliamento cosiddetto "a cipolla", cioè a diversi strati, per alleggerirsi o coprirsi secondo i cambiamenti d'aria». I sistemi di ventilazione possono dare sollievo? «Attenzione a come vengono usati i ventilatori. Per chi ha problemi respiratori, l'aria condizionata può acuire le difficoltà a livello dei bronchi. Ma non è tutto: occorre fare una distinzione. I sistemi di condizionamento centralizzati, come quelli delle grosse strutture, vedi le banche, vanno mantenuti con cura, per evitare che nei filtri si annidino pericolosi batteri, come quello responsabile della legionella. Meglio quelli singoli. Infine, l'aria condizionata non deve mai scendere al di sotto dei 4/5 gradi rispetto a quella esterna. Altrimenti, si corre il rischio di non adattarsi agli sbalzi».
GLI ALTRI RISCHI DELL'AFA
Problemi anche per i soggetti con patologie polmonari ed allergiche
Cuore e polmoni non sono gli unici bersagli dell'afa e del clima torrido di questi giorni. Secondo gli esperti, una miscela esplosiva d'inquinamento, presente nell'aria, ed alte temperature mette a serio rischio i soggetti che hanno problemi di allergie. E così, superata la primavera, stagione considerata vera e propria nemica di chi è sempre alle prese con starnuti e fazzoletti, anche l'estate nasconde le sue insidie. Uno studio del Dipartimento di Medicina dell'Azienda ospedaliera "San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona" ha fissato un preciso calendario delle allergie, a Salerno ed in provincia, indicando giugno e luglio come mesi a rischio per le dermatiti atopiche. Per gli allergologi, eruzioni cutanee a parte, il mix d'inquinamento ed afa può mettere a dura prova i pazienti con problemi polmonari, che avvertirebbero la cosiddetta "fame d'aria".
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