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Cronaca

Caduti di Nassiriya, stamani la commemorazione

Inserito da (admin), venerdì 12 novembre 2010 00:00:00

Questa mattina, con una semplice ma toccante cerimonia, sono state ricordate anche a Cava de’ Tirreni le vittime dell’attentato ai militari italiani che il 12 novembre 2003 in Iraq costò la vita a 19 connazionali.

Il sindaco Marco Galdi ha deposto una corona d’alloro ai piedi della targa che indica il largo “Martiri di Nassiriya” nei pressi del rione Gescal. A benedire la mattinata il parroco di Santa Maria del Rovo, don Francesco Della Monica. Dinnanzi al gonfalone della città, a due agenti di Polizia Locale in grande uniforme, al vicesindaco Luigi Napoli, al consigliere comunale Roberto Bellizia, al vicequestore Agostino Gallo e ad una rappresentanza di tutte le Forze dell’ordine metelliane, il primo cittadino ha ricordato il sacrificio di quegli uomini.

«7 anni fa 19 nuovi martiri immolavano la vita su un altare straniero. Il 12 novembre è una data da non dimenticare, alla pari di quella del 4 novembre, data in cui si commemora il martirio di tanti soldati caduti nelle varie guerre per costruire la Nazione. Quella di oggi è una data ancor più attuale e significativa. Si commemora, infatti, il sacrificio di chi sta servendo la Patria per garantire la pace in territori lontani, dove la pace, la democrazia, la libertà sono una conquista tutta da costruire. Io credo che le nostre forze armate, tutte insieme, stanno rendendo dinnanzi al mondo una testimonianza elevatissima del significato che hanno per noi italiani la democrazia, la libertà. Un significato altissimo, che ci fa combattere uniti su più fronti, dimostrando l’attaccamento che c’è per i valori fondanti della nostra Patria. Oggi essere qui non è un rito vuoto ed inutile, ma è un atto necessario, perché dobbiamo onorare la memoria di chi lo ha fatto e rendere grazie a quanti si stanno sacrificando ancora nelle tante missioni di pace. Dobbiamo far sentire loro la vicinanza dello Stato e di tutte le Istituzioni: le missioni che compiono così lontani dalle loro famiglie sono missioni che garantiscono anche la vita democratica e civile in Italia, perché la lotta al terrorismo si combatte prima di tutto in quelle terre».

«Sono poi missioni anche di solidarietà - ha concluso il sindaco Marco Galdi - perché portare democrazia e libertà in terre che con conoscono questi valori vuol dire dare un contributo fondamentale per il miglioramento del mondo. Sono tutte missioni volute dalle Nazioni Unite. Dobbiamo essere orgogliosi dei nostri militari. Come lo siamo stati di Massimiliano Randino e di tutte le vittime di queste missioni di pace. I caduti di Nassiriya rappresentano l’emblema più forte, perché cadendo tutti insieme in quel ferale attentato hanno scosso l’opinione pubblica. Oggi che ne facciamo memoria è una giornata importante. Perché ciascuno nel proprio ruolo di militare, amministratore, di cittadino, dia il meglio di sé per contribuire alla crescita della nostra comunità e della nostra Nazione».

L’Addetto Stampa Antonio Di Martino

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