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Cronaca

Morte, lavoro, canna fumaria, Salerno, Bellizzi, autopsia

Cade nel vuoto mentre ispeziona canna fumaria: è la nona “morte bianca” in provincia di Salerno, la rabbia dei sindacati

Stava ispezionando la canna fumaria di una stufa a pellet in un appartamento quando, per cause ancora ignote, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto battendo la testa

Inserito da (Maria Abate), lunedì 15 novembre 2021 15:22:58

Stava ispezionando la canna fumaria di una stufa a pellet in un appartamento quando, per cause ancora ignote, ha perso l'equilibrio ed è caduto nel vuoto battendo la testa. L'impatto non gli ha lasciato scampo: l'operaio è morto sul colpo.

È accaduto a Bellizzi, in provincia di Salerno, dove sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Battipaglia e da parte del servizio di prevenzione ed infortuni dell'Asl di Salerno.

La vittima è Giovanni Colangelo, uomo di 57 anni. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma che nelle prossime ore sarà sottoposta ad autopsia. L'operaio pare che lavorasse in nero e senza le dovute misure di sicurezza.

I sindacati sono in protesta. In una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil di Salerno manifestano "incredulità e rabbia" per l'ennesima tragedia sul lavoro: «Soltanto sabato si è manifestato a Roma per denunciare la strage silenziosa di vite spezzate sul lavoro - hanno detto Arturo Sessa, Gerardo Ceres e Gerardo Pirone - Sono nove in provincia di Salerno le morti dall'inizio dell'anno. Una catena che non si riesce a spezzare. Non solo parole di circostanza, ma è il momento di lanciare una campagna di mobilitazione per allertare tutte le forze a disposizione: Asl, Ispettorato del lavoro, Inail, Inps, rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza. Solo in questo modo si può voltare pagina ed interrompere una tragedia inaccettabile».

A loro si unisce Gigi Vicinanza della Cisal metalmeccanici nazionale: «L'ennesima morte sul lavoro in provincia di Salerno conferma - ancora una volta - l'impossibilità degli organi di controllo a bloccare questo fenomeno. Il prefetto Francesco Russo continua a fare tavole rotonde sul tema, ma cosa è cambiato? Nulla. Dall'inizio di questo 2021 le "morti bianche" ormai non si contano più. Sta diventando una mattanza».

«Dove sono i controlli assicurati dalla prefettura? Non ci sono. Il problema è sempre lo stesso: non c'è il personale per farlo, per coprire una provincia così vasta come quella salernitana. Non si può continuare a morire di lavoro in provincia di Salerno. Ma questo alle istituzioni forse non interessa», chiosa.

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