Tu sei qui: CronacaCaccia ai piromani, ci sono le prove
Inserito da (admin), mercoledì 27 agosto 2003 00:00:00
Non ci sono dubbi. É stata la mano dei piromani, in azione su più fronti, a provocare altri due roghi nella zona della Badia e di Monte Finestra. Di questo sono ormai convinti gli uomini della Forestale, ma anche i Vigili del Fuoco, chiamati ieri pomeriggio da alcuni cittadini allarmati per il fumo e le fiamme intraviste sulle pendici dei monti. A rafforzare l'ipotesi spuntano le prime prove: i sopralluoghi eseguiti nei giorni scorsi dai soccorritori avrebbero rilevato segni della presenza di vandali, specie nella zona di Monte Castello. Ma non basta. A generare sospetti ci sarebbero anche le zone, che puntualmente vengono prese d'assalto dalle fiamme. Si tratta, infatti, di un perimetro ben delimitato, che comprende l'aria della Badia e le pendici di Monte Castello. I roghi dell'altro pomeriggio confermerebbero, dunque, questa pista. Due focolai hanno mantenuto in preallarme la Badia e Monte Finestra. Minacciata dalle fiamme l'area boschiva alle spalle della zona di Crocelle, a pochi metri da un gruppo di case. A rispondere all'allarme è stata la squadra dei Vigili del Fuoco di Salerno, che ha attivato subito il Corpo della Forestale. Immediato l'intervento via terra di due squadre, che hanno individuato l'epicentro dell'incendio. Stando ad una prima ricostruzione, le fiamme sarebbero divampate da due focolai sulle pendici di Monte Finestra, la cima che sovrasta la Valle metelliana. Il fumo e le fiamme hanno messo in allarme i residenti della zona, particolarmente preoccupati dopo il vasto incendio che la scorsa settimana ha mantenuto nella morsa delle fiamme l'intera zona per due lunghi giorni. Una cascata di telefonate ha intasato i centralini del Comando dei Vigili Urbani e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Salerno. La situazione è stata tenuta sotto controllo dagli uomini della Forestale, che hanno perlustrato la zona. Stando ad un primo resoconto, i roghi sono stati domati e l'allarme è rientrato, anche perché si è confidato nell'arrivo imminente di una perturbazione. In Costiera, invece, hanno ripreso a bruciare, nonostante la fitta pioggia di ieri, anche i boschi compresi tra Canneverde ed il cimitero di Maiori. Il rogo si è sviluppato nel primo pomeriggio. E per sedare l'ennesimo incendio che ha devastato in queste ultime settimane la macchia mediterranea presente sul tratto che conduce fino a Capo d'Orso, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco del distaccamento di Maiori, che hanno lavorato sodo per circa due ore.
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