Tu sei qui: CronacaBullismo, denunciato un nuovo caso
Inserito da (admin), giovedì 8 maggio 2008 00:00:00
«Ecco 'u principino» e giù il primo scappellotto. «Parli solo in italiano, ma chi ti capisce, 'u napolitano ti fa schifo e pure nuie te facimmo schifo». Risata generale, seguita da sgambetti, insulti, spintoni e qualche pugno. Tutti i pomeriggi, fuori dalla scuola, prima e dopo la palestra. Torna la violenza gratuita, il cosiddetto bullismo, i più forti che prendono di mira i più deboli. La colpa del ragazzino di 13 anni, tartassato dai suoi coetanei, è quella di non saper parlare in dialetto e di usare modi troppo educati. A raccontarlo è suo padre, impiegato ospedaliero, molto stimato in città, così come la moglie, operatrice sociale. Mantenendo ovviamente, per ragioni di sicurezza, l'anonimato.
«Alle elementari mio figlio ha frequentato un istituto privato di suore, per sua fortuna parla sempre correttamente in italiano ed è fin troppo educato. È triste ammetterlo, ma nel mondo di oggi queste sue qualità non vengono apprezzate». L'amarezza si veste di rabbia: «Come può fare un bravo ragazzo a farsi rispettare? Sono arrivato finanche a scuotere mio figlio, a dirgli che deve farsi valere, anche se riconosco che non bisogna educare i propri figli alla legge del più forte. Alla violenza non bisogna rispondere con la violenza».
Fino ad oggi nessuno ha saputo niente, malgrado anche altri ragazzini siano stati vittime dei bulletti. «Non abbiamo ancora parlato con nessuno - ammette il padre - Mio figlio frequenta la terza media e di pomeriggio va in palestra. Questi episodi si registrano quasi quotidianamente. Le occasioni migliori si presentano quanto esce da scuola e ritorna a casa ed il pomeriggio quando va in palestra. Il rituale è sempre lo stesso». Ora il genitore è deciso a denunciare i bulli: «Appena hanno saputo che avrei raccontato questa storia, hanno minacciato mio figlio. Io non sono più disposto a sopportare. Chiedo alle istituzioni locali di prendere in considerazione la mia storia, coinvolgendo le autorità scolastiche e chiunque possa darci una mano». E sulla questione bullismo interviene l'associazione "Matrimonialisti italiani". «Occorre prevedere precise sanzioni, anche di carattere penale, a carico di quei genitori che omettono il necessario controllo sui figli», invita Gian Ettore Gassani, presidente dell'Ami.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 10026109
Dramma della solitudine a Cava de' Tirreni dove una donna, ex assistente sociale poco più che settantenne, è stata trovata morta in casa dopo due giorni. Lo riporta "Il Mattino". Colta da malore mentre era in bagno, la donna non è riuscita a chiedere aiuto e, vivendo senza parenti in città, nessuno si...
Giovedì 17 aprile, la Polizia di Stato ha proceduto all'esecuzione dell'espulsione dal territorio nazionale di un cittadino indiano, mediante accompagnamento all'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Il soggetto si era presentato il 14 aprile agli sportelli dell'Ufficio Immigrazione per regolarizzare...
I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, coadiuvati da personale del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore (SA) e del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno, hanno ispezionato uno stabilimento per la lavorazione delle carni di Pagani (SA), sorprendendo quattro persone mentre...
Preoccupazione a Cava de' Tirreni per la scomparsa di Francesca Troia, una giovane donna che venerdì sera si è allontanata da casa e da allora non ha più dato notizie di sé. La ragazza non ha con sé il cellulare, rendendo ancora più difficile rintracciarla. L'ultima volta che Francesca è stata vista...
È morto a 67 anni Antonio Pignataro, ex boss della camorra e reo confesso dell'omicidio di Simonetta Lamberti, la bambina uccisa a Cava de' Tirreni il 29 maggio 1982 in un attentato destinato al padre, il magistrato Alfonso Lamberti, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Pignataro si trovava...