Tu sei qui: CronacaBox auto, interrogati i proprietari
Inserito da (admin), martedì 17 giugno 2003 00:00:00
La Procura di Salerno ha richiesto i primi 4 interrogatori sul caso di via Sala, relativo alla presunta manomissione delle tavole progettuali di 9 box auto, custodite negli uffici comunali. Ieri mattina, gli agenti della Polizia Municipale hanno ascoltato i proprietari Ferrara e Nunziante, indagati per abuso edilizio in un altro troncone del procedimento e difesi dall'avvocato Massimo Pagliara. Secondo le prime indiscrezioni non ufficializzate (vista la fase iniziale dell'inchiesta, coperta dal segreto istruttorio), per tutta la mattina gli agenti sarebbero rimasti chiusi nelle stanze del Comando di via Marconi per interrogare anche due acquirenti. Con questo atto formale, così, continua l'inchiesta giudiziaria avviata dal pm Angelo Frattini, che ha scosso nelle ultime settimane Palazzo di Città. Gli interrogatori di ieri riguarderebbero, tra l'altro, la correzione apportata sui progetti. Proprio la scoperta di quella aggiunta a penna ha dato vita al caso giudiziario. Al momento, il sostituto procuratore salernitano, per quanto riguarda la manomissione delle copie dei progetti, non avrebbe formulato ufficialmente alcuna ipotesi di reato e starebbe procedendo contro ignoti. A dare il via all'istruttoria è stata la segnalazione, giunta dallo stesso Settore Urbanistica, di una presunta manomissione delle tre tavole progettuali, conservate al Comune. Da Salerno era arrivato agli agenti della Polizia Municipale l'incarico di acquisire tutto l'incartamento: autorizzazione, verbale della Commissione Edilizia e progetti. A poche settimane di distanza, un'altra "richiesta di copie". Tra i nuovi atti richiesti a Palazzo di Città, i verbali della Commissione d'inchiesta comunale, con il resoconto delle audizioni dei dipendenti comunali ed i risultati degli accertamenti. Ieri, infine, i primi 4 interrogatori. Il contenuto originale delle audizioni sarà trasmesso al pm Angelo Frattini, sebbene, per quanto riguarda Ferrara e Nunziante, il loro legale ha spiegato: «I miei clienti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere». Discorso diverso per l'indagine amministrativa sul cantiere di via Sala, con il sequestro ed il blocco dei lavori per abuso edilizio. È di mercoledì scorso la notizia del dissequestro deciso dal Tribunale della Libertà di Salerno, che ha accolto il ricorso presentato dalle famiglie Ferrara e Nunziante. Secondo il verbale di sequestro, il fabbricato interrato presentava delle difformità rispetto all'autorizzazione rilasciata. Nel dettaglio, sarebbero stati rilevati circa 60 centimetri in più nell'altezza dei solai. Dopo l'apposizione dei sigilli, i proprietari hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame. Adesso, ottenuto il dissequestro, si dovrà conoscere la motivazione di tale decisione, che, salvo ulteriori rinvii, è attesa per questa mattina.
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