Tu sei qui: CronacaBonifiche e maggiori controlli contro il "sacchetto selvaggio"
Inserito da (admin), venerdì 5 settembre 2014 00:00:00
Pugno duro dell’Amministrazione comunale per scoraggiare ed abbattere definitivamente il problema delle discariche a cielo aperto presenti in molti angoli del territorio cittadino. Anche se per ogni sito ripulito e bonificato sbucano, come funghi, nuovi cumuli di rifiuti in altrettante zone della città. E così il circolo vizioso del conferimento illecito ed incivile della frazione umida ed indifferenziata non si arresta, nonostante il sindaco Galdi e l’assessore all’Ambiente, Fortunato Palumbo, facciano di tutto per far sì che il fenomeno si arresti.
Con l’arrivo di settembre, in particolare, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’assessorato al settore, ha voluto intensificare le azioni di controllo sul territorio ed i relativi interventi di bonifica dei siti maggiormente colpiti. Questa settimana, infatti, sono state ripulite le “discariche” di rifiuti ammassati nella frazione dell’Avvocatella, un cumulo persistente (più volte segnalato da passanti e residenti) in via XXV Luglio, all’altezza della centrale elettrica, ed il sito in località Citola nella frazione di Santa Lucia, dove inoltre è stato elevato un verbale di 150 euro per conferimento di rifiuti fuori calendario.
Insomma, è chiaro che l’Amministrazione Galdi, su input dell’assessore Fortunato Palumbo, non resta con le mani in mano, ma la piaga dei rifiuti accumulati per le strade della valle metelliana non accenna a guarire. In molti casi si tratta di quella che è ormai passata alla ribalta come “inciviltà di passaggio”: in parole povere, i responsabili dell’accumulo costante di rifiuti sarebbero gli avventori “fortuiti”, non residenti nelle zone incriminate, che appunto di passaggio approfittano dell’angolino nascosto o poco sorvegliato per sversare, nottetempo, i propri rifiuti. Non solo sacchetti dell’indifferenziata, ma veri e propri cumuli di materiali di scarto, residui di lavori di edilizia e così via.
Insomma, una situazione paradossale ed insostenibile, alla quale il Comune di Cava de’ Tirreni non riesce a stare dietro. Negli ultimi giorni tante sono le segnalazioni di altri punti nevralgici, molti di più rispetto a quelli effettivamente bonificati: in via Alfonso D’Amico, a Santa Lucia, ai piedi dell’ex-inceneritore insistono, proprio sotto il cartello “divieto scarico rifiuti”, numerose buste e secchi di calcinacci; in via Edoardo De Filippis, a Pregiato, campeggia un autentico scempio di rifiuti non differenziati; in via Raffaele Lambiase, direzione Arcara, vi sono i soliti rifiuti accumulati tra tubazioni in materiale potenzialmente tossico; in via Rotolo ed in tante altre zone.
Da Palazzo di Città fanno sapere che nei prossimi giorni si intensificherà ulteriormente la task-force per combattere il sacchetto selvaggio.
Giuseppe Ferrara
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