Tu sei qui: CronacaBlitz anti-fumo, centri benessere nel mirino
Inserito da (admin), martedì 24 maggio 2005 00:00:00
Blitz degli agenti della Polizia Municipale nei centri di benessere e nei saloni di bellezza. Riscontrate una serie di irregolarità: presenza di fumatori nei locali, cattiva esibizione del divieto con l'aggravante del cosiddetto fumo passivo, cioè sigarette accese alla presenza di bambini e neonati. È successo nel centro cittadino. Gli ispettori del Comando di Viale Marconi, impegnati in un giro di controllo ai centri di benessere in concomitanza con l'inizio del periodo di maggiore lavoro, hanno acciuffato diverse clienti e gli stessi proprietari con le mani nel "sacco", o meglio, con le sigarette tra le mani. Alla proprietaria di un salone di bellezza gli agenti hanno elevato una multa di 200 euro, 4 volte superiore a quella minima, perché, oltre a trasgredire il divieto di fumo, si infrangeva anche l'altro divieto di fumare alla presenza di minori. La raffica di controlli e multe si è intensificata dalle prime settimane di maggio. Secondo le prime stime, si parlerebbe di poco meno di una decina di persone, tra proprietari e clienti, intente a fumare nei locali e nelle sale deputate ai trattamenti estetici e di bellezza. Una distrazione costata cara, visto che diverse sono state le multe elevate. Mancato rispetto del divieto di fumo e scarsa o cattiva esibizione dei cartelli antifumo: sono queste alcune delle infrazioni per cui i commercianti "trasgressivi" rischiano di incappare in multe fino a 500-1000 euro. Le pattuglie dei Vigili urbani hanno ispezionato diversi negozi, ma l'attenzione è stata indirizzata soprattutto ai saloni di bellezza. «Fumare all'interno dei locali - è la difesa - è un'abitudine legata in certo qual modo all'atmosfera rilassata che si cerca di ricreare in un salone di bellezza. Ma oggi i controlli sono ancora più severi». Le ispezioni sono divenute più assidue in concomitanza con l'avvicinarsi della stagione estiva e, quindi, con il periodo di maggiore affluenza. «Sono davvero felice - dice la signora Adriana Senatore - per questa task force intrapresa dalle Forze dell'ordine cittadine. Prima dell'entrata in vigore della legge, dovevamo chiedere, anche a costo di litigare, di non fumare all'interno di questi locali, che già per i prodotti utilizzati ed il calore delle apparecchiature spesso diventano invivibili. Ora la legge c'è ed è giusto che venga rispettata. Chi non lo fa deve pagare. È bene che i controlli siano periodici per evitare facili "dimenticanze", perché spesso si aspetta che passi un po' di tempo per ritornare all'antico». I controlli sono proseguiti anche in alcuni esercizi commerciali a ridosso dell'area occupata dal mercato settimanale. Stando alle prime indiscrezioni, i controlli avrebbero dato esito negativo: nessuno dei commercianti controllati è stato scoperto in difetto. Nei primi tre mesi del 2005, dopo l'entrata in vigore della legge, i cavesi hanno rispettano in linea di massimo il divieto di fumo nei luoghi pubblici. Rari i fumatori incalliti, "pizzicati" a violare le nuove norme. Nel corso delle prime ispezioni sono state diverse le segnalazioni degli stessi proprietari di locali pubblici, in particolare bar e ristoranti, per la presenza di clienti fumatori che si opponevano espressamente al divieto ed agli inviti dei proprietari a lasciare la sala dei non fumatori.
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