Tu sei qui: CronacaBimba punta da una zecca
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 25 giugno 2002 00:00:00
Le chiavi di casa erano già nella serratura della porta di ingresso. La famigliola, mamma, papà e figlioletta di appena nove anni, era pronta per una passeggiata, ma la piccola ha insistito: «Mentre sistemate le ultime cose, resto ancora un po' a giocare in giardino». Pochi attimi ed è corsa dalla mamma urlando: il braccio era gonfio e le faceva male. La bimba era stata punta da una zecca, che le si è attaccata alla pelle, succhiandole il sangue. Trasportata con urgenza all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi", si è provveduto all'estirpazione completa dell'acaro. «Rischi più seri - spiegano gli esperti - possono sopraggiungere anche dopo giorni. L'acaro, infatti, può trasmettere malattie cosiddette rickettiosi, resistenti alla profilassi antibiotica, che si manifestano con febbri ed eruzioni cutanee». Una tragica fatalità, quella toccata a Rita (sulla cui identità si preferisce mantenere lo stretto riserbo). L'episodio è accaduto nel cortile della sua abitazione a Santa Lucia. La piccola era uscita in giardino per giocare. Probabilmente ha smosso un cespuglio o forse è venuta a contatto con il cane o un altro animale domestico, senza accorgersi che quello era il «nido» di una zecca. L'acaro si è attaccato al braccio della piccola, che ha avvertito un forte dolore. È stata la madre a scoprire, per caso, la causa: una macchiolina nera, simile ad un neo. La zecca aveva fissato i suoi microscopici artigli sulla pelle per succhiarne il sangue. «Il primo sintomo - precisa Basilio Malamisura, dirigente del reparto di Pediatria del "Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi" (nella foto) - è un forte dolore nel punto di inoculazione. La raccomandazione è di non provare ad estirpare l'acaro. C'è il rischio, infatti, che l'animaletto si rompa o che rimangano ancorati al tessuto le zampette: in questo caso è necessario intervenire chirurgicamente. È consigliabile, dunque, rivolgersi subito ad un medico». Nel caso di Rita è stata la madre, invece, la prima ad intervenire. La donna ha estirpato la zecca e solo dopo si è precipitata al Pronto Soccorso, preoccupata per il tipo di reazione che la puntura avrebbe potuto provocare. Secondo i medici non ci sono state complicazioni, anche se la bimba è rimasta sotto osservazione. «Bisogna evitare - raccomanda Malamisura - di ingenerare facili allarmismi. Nella maggior parte dei soggetti che sono stati punti da zecca non si verificano complicazioni. Solo in casi rari (l'incidenza, infatti, è bassa), l'acaro può trasmettere le malattie dette rickettiosi, che hanno una sintomatologia molto varia».
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