Tu sei qui: CronacaBimba azzannata da un pit bull
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 2 aprile 2002 00:00:00
Azzannata al volto da un pit bull: viene salvata dal padre, che la libera dalla morsa, ma che viene a sua volta assalito. È accaduto ieri mattina nelle campagne di Santa Lucia. Una bimba di quattro anni, Chiara Di Marino, è stata aggredita da un pit bull ed ora è ricoverata all'ospedale San Leonardo, ancora in gravi condizioni. Questo è il drammatico epilogo della più classica delle scampagnate di Pasquetta. È quasi mezzogiorno: Chiara gioca insieme ai suoi cuginetti tra il verde della frazione di Santa Lucia e non ci si accorge di nulla. Neanche i genitori che sono lì, solo a pochi passi per tenerli costantemente d'occhio, avvertono il pericolo in agguato. Ma basta una manciata di secondi e si sfiora la tragedia. Secondo le prime testimonianze, dalle sterpaglie sarebbe saltato fuori un pit bull, che si sarebbe avventato contro la piccola. Un impatto violentissimo. La bimba avrebbe cercato di difendersi inutilmente. Chiara non ce la fa a liberarsi dalla morsa, mentre quel feroce cane continua a ringhiare.
Le urla
Le urla della piccola raggiungono i parenti, che vengono colti dal panico. Non è così per Antonio, il padre, che non perde tempo. Cerca di liberare sua figlia e si frappone con il suo corpo tra il cane e Chiara, riuscendo a mettere in salvo la piccola, ma la bestia non è ancora domata. Aggredisce anche l'uomo, ferendolo alla guancia destra. Viene lanciato l'allarme. Padre e figlia vengono accompagnati al Pronto Soccorso dell'ospedale Santa Maria dell'Olmo. I medici della Divisione di Emergenza prestano le prime cure alla piccola, le cui condizioni sembrano subito gravi. Durante l'aggressione, il pit bull è riuscito a morderla più volte al viso, provocandole profonde ferite lacero-contuse. Dopo i primi, necessari esami di controllo, i sanitari decidono di trasferirla all'ospedale San Leonardo. Qui la piccola, in serata, viene sottoposta ad un delicato intervento ricostruttivo al volto, eseguito dal dottor Alberto Capone, specialista in chirurgia plastica. Intanto partono i primi rilievi delle autorità competenti, che dovranno chiarire l'esatta dinamica dell'aggressione. Un episodio simile accadde nell'aprile di due anni fa: durante un'escursione sulla montagna di Diecimare, due allevatori cavesi, accompagnati dai loro cani, furono aggrediti da un gruppetto di randagi imbestialiti. Per salvare il loro esemplare maremmano, gravemente ferito, fu necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri.
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