Tu sei qui: CronacaAuto in fiamme, mistero sul movente
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 10 gennaio 2011 00:00:00
Auto bruciate, allarme nella famiglia Guida. Proseguono le indagini dei Carabinieri della Tenenza di via Atenolfi dopo gli attentati che hanno visto coinvolte, in 15 giorni, due automobili della famiglia della giornalista cavese Giada Guida.
L’ultimo in ordine cronologico è stato quello dello scorso 6 gennaio. Nella notte dell’Epifania, infatti, è stato appiccato il fuoco alla Fiat Seicento parcheggiata fuori casa, in località Licurti. Una vicenda che ha assunto contorni allarmanti visto anche il biglietto intimidatorio lasciato dall’autore del folle gesto: "Ti abbiamo avvisato. Da oggi fatti i c… tuoi sennò farai la stessa fine tu e le tue figlie, sennò meglio che da qui te ne vai".
Biglietto che ora è nelle mani della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Salerno, che, oltre a porre estrema attenzione sulle impronte lasciate sul foglietto, stanno esaminando anche la tipologia di liquido utilizzato per incendiare le due auto e le carcasse delle autovetture, nel tentativo di scorgere ulteriori tracce.
Nella notte tra il 22 ed il 23 dicembre, invece, ad andare in fiamme era stata un’altra auto di proprietà della famiglia Guida, e precisamente una Fiat Punto. Ma in quella circostanza, dato il mancato riscontro da parte dei Carabinieri e della Guardia Forestale di prove di una matrice dolosa alla base del fatto, il caso fu archiviato come possibile autocombustione.
Ora, invece, questo secondo episodio ha mandato nello sconcerto la famiglia della giornalista cavese Giada Guida. I componenti del nucleo familiare si dicono completamente all’oscuro delle possibili motivazioni, anche se alcuni sospetti - al momento semplicemente tali - rimanderebbero a cause giudiziarie irrisolte.
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