Tu sei qui: CronacaAuto blu e spese di servizio, parte l'inchiesta
Inserito da (admin), venerdì 4 febbraio 2005 00:00:00
Incarichi d'oro ed auto blu: la magistratura salernitana ha ufficialmente aperto un'indagine sul caso politico che per mesi ha scosso la Giunta Messina, con le prime avvisaglie fin dal suo insediamento. Il sostituto procuratore Mussi ha formalizzato l'imputazione per peculato d'uso per l'allora capo staff del sindaco, Pasquale Petrillo (n°8678/04/21 R.G.R.N). Sotto la lente di ingrandimento della magistratura sono finite le spese sostenute dallo staff del primo cittadino, ed in particolare l'uso delle auto comunali. A dare il via all'inchiesta giudiziaria è stata la denuncia presentata nell'autunno del 2003 dal consigliere comunale Emilio Maddalo, nei giorni successivi alla sua uscita di scena dal gruppo di Forza Italia. Con una richiesta formale, Maddalo chiese alla segreteria del Consiglio comunale una ricca documentazione da visionare. Tra questi atti erano inseriti la copia del contratto stipulato con Paolo Albano, presidente del Nucleo di Valutazione, copia delle delibere o determine con cui Petrillo era stato autorizzato a partecipare a corsi di formazione a spese del Comune, copia di tutta la documentazione relativa agli incarichi professionali esterni, con i relativi posti annuali, e tutte le spese sostenute dallo staff del sindaco. Il quesito era se lo staff del sindaco fosse autorizzato all'uso di autisti ed auto comunali per spostamenti quotidiani. La richiesta non ebbe una risposta immediata, se si escludono le forti polemiche divampate a Palazzo di Città. Lo stesso Petrillo, interpellato sulla vicenda, dichiarò di essere fiducioso e di conoscere chi era il vero "mandante", cioè un politico cavese rimasto senza poltrona. Maddalo, allora, inviò una nuova lettera al city manager Enrico Violante, che rispose il 18 novembre 2003: «Le responsabilità del servizio staff dipendono direttamente, gerarchicamente e funzionalmente dal sindaco. L'eventuale uso delle auto di servizio, pertanto, è connesso alle attività proprie del ruolo che i medesimi svolgono per adempiere alle disposizioni ed agli incarichi impartiti dal sindaco». Dopo alcuni giorni, Maddalo inviò una denuncia alla Procura della Repubblica, insieme ad una cassetta di una trasmissione televisiva in cui Messina precisava che l'auto era stata utilizzata per scopi istituzionali. In questi mesi l'indagine si è allargata. I Carabinieri di Salerno sono stati incaricati di eseguire una serie di accertamenti che hanno coinvolto diversi personaggi politici. Molte le audizioni e gli interrogatori, fino alla notizia trapelata in queste ore dell'apertura ufficiale di un'inchiesta e della formalizzazione di un capo di imputazione: peculato d'uso. Si attendono nuovi sviluppi.
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