Tu sei qui: CronacaAuguri scomodi di pace e di speranza
Inserito da (admin), giovedì 30 dicembre 2010 00:00:00
Il Punto Pace Pax Christi di Cava de’ Tirreni, coordinato da Antonio Armenante, invia a tutti i più caldi auguri di Buone Feste (e non solo…), accompagnandoli con questi bellissimi “auguri scomodi” di don Tonino Bello, Vescovo pugliese scomparso nel 1993, per il quale la Congregazione per le Cause dei Santi ha avviato il processo di beatificazione. Auguri certamente utili a tutti per una riflessione sul significato profondo del Natale e per una salutare scossa elettrica nel “cuore della coscienza” lungo l’irrinunciabile cammino della speranza.
Auguri scomodi di pace e di speranza
«Non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Tanti auguri scomodi, allora!
Gesù che nasce per amore, vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce”, dovete partire dagli ultimi.
Auguri di un Natale scomodo e non rassegnato. Buon Natale, amico mio: non avere paura. La speranza è stata seminata in te. Un giorno fiorirà. Anzi, uno stelo è già fiorito. E se ti guardi attorno, puoi vedere che anche nel cuore del tuo fratello, gelido come il tuo, è spuntato un ramoscello turgido di attese.
E in tutto il mondo, sopra la coltre di ghiaccio, si sono rizzati arboscelli carichi di gemme. E una foresta di speranze che sfida i venti densi di tempeste, e, pur incurvandosi ancora, resiste sotto le bufere portatrici di morte.
Non avere paura, amico mio. Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi.
Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, le tue bufere si placheranno, e una primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare con te».
Don Tonino Bello
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