Tu sei qui: CronacaAttentato incendiario alla ditta di Liguori
Inserito da (admin), lunedì 12 maggio 2003 00:00:00
Attentato nella notte: incendiati due autocarri per il soccorso stradale ed un furgoncino, tutti di proprietà di Filippo Liguori, oltre ad un'auto parcheggiata in custodia giudiziaria. A distanza di un'ora, le fiamme divampano prima nel capannone di Santa Lucia, dove Liguori posteggia i suoi autocarri impiegati per il soccorso stradale, e poi più tardi a San Cesareo, nel posteggio utilizzato per la custodia delle auto incidentate. Stando alle prime ricostruzioni, fornite dai Vigili del Fuoco, non ci sarebbero dubbi sulla causa del rogo, di chiara matrice dolosa. Non è la prima volta che Filippo Liguori, da anni impegnato nel settore del soccorso stradale, subisce un attentato o un avvertimento intimidatorio. L'ultimo risale ad un paio di anni fa, quando andarono in fiamme due autocarri, quella volta posteggiati in uno stabilimento di Vietri sul Mare, dove l'uomo abitava. L'altra notte, invece, la mano intimidatoria ha colpito a Cava: prima a Santa Lucia e dopo un'ora a San Cesareo. É stato un botto, forse lo scoppio di uno pneumatico, a risvegliare il vicinato. Per alcuni condomini è bastato sporgersi dalla finestra per accorgersi di quello che stava accadendo a pochi passi: un autocarro era completamente avvolto dalle fiamme. Immediata la richiesta dei soccorsi e l'arrivo dei "caschi rossi", seguiti da una volante della Polizia. A poche ore di distanza, un altro rogo. A San Cesareo hanno preso fuoco altri due autocarri ed un'auto parcheggiata in custodia giudiziaria, fermi nel parcheggio usato da Liguori per la custodia delle auto incidentate. Nessun indizio. Gli attentatori non hanno lasciato tracce. A Santa Lucia, così come a San Cesareo, hanno agito da specialisti. Nemmeno l'ombra della loro presenza nella zona. Sul luogo dell'incendio gli investigatori non hanno ritrovato taniche di benzina o altri contenitori sospetti. I primi sopralluoghi confermano, però, la tesi delle prime ore: attentato doloso a scopo intimidatorio. Secondo gli agenti della Polizia locale, diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola, sarebbe da escludere la pista del racket e della malavita organizzata. Le indagini avviate dal Commissariato di Polizia si concentrano sul settore in cui opera l'impresa. I primi accertamenti riguarderebbero altre ditte impegnate negli interventi di soccorso automobilistico. Ma non basta. I controlli non escluderebbero anche chi svolge quest'attività senza regolare autorizzazione. Gli agenti sono al lavoro per trovare qualche elemento che confermi la loro pista investigativa. Intanto, nessuna rivelazione arriva dall'imprenditore Filippo Liguori, originario di Vietri Sul Mare e residente a Santa Lucia, ascoltato dalla Polizia nella mattinata di sabato: avrebbe smentito di aver ricevuto richieste o pressioni. Nelle ultime settimane, sembra che Liguori abbia intensificato i suoi lavori, investendo proprio nella sostituzione degli automezzi della ditta. Uno degli autocarri distrutto dalle fiamme era da poco uscito dalla concessionaria.
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