Tu sei qui: CronacaAttentato dinamitardo contro Mario Russo
Inserito da (admin), giovedì 24 aprile 2008 00:00:00
Un pacco bomba confezionato a basso potenziale esplosivo è esploso la scorsa notte nella frazione Marini, davanti al cancelletto di legno dell'abitazione di Mario Russo, titolare della società "Progetti & Finanza". Lievi i danni e per fortuna nessun ferito. L'imprenditore, ascoltato ieri mattina dal vicequestore Antonio Maione, dirigente del commissariato di Nocera Inferiore (in questi giorni alla direzione del Commissariato di Cava), avrebbe detto di aver ricevuto richieste in passato. Al momento la sua deposizione, così come gli ulteriori accertamenti investigativi, sono coperti dal segreto istruttorio. Secondo le prime ricostruzioni, gli attentatori non hanno voluto colpire per distruggere, vista la lieve entità dei danni, quanto piuttosto lanciare un avvertimento.
«Erano da poco passate le 2.30 quando abbiamo sentito quel botto terribile», racconta il papà dell'imprenditore. Vincenzo Russo, vedovo da qualche anno, abita al pianterreno dell'antico palazzo dei Marini, dove nei piani superiori c'è il figlio Mario, con la moglie ed i tre figli, rispettivamente di 12, 17 e 21 anni. «Hanno messo la bomba davanti al cancelletto di legno. Mi ha salvato il fermaporta in ferro, che ha frenato l'impatto provocato dall'esplosione», continua Vincenzo Russo. L'esplosione ha svegliato tutta la famiglia, gettando nel panico il figlio più piccolo dell'imprenditore. «Sono rimasti a letto per tutta la mattinata. Non sono voluti uscire, avevano ancora paura», confida il nonno. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti del Commissariato di Polizia, diretti dal vicequestore Pietro Caserta.
Gli uomini delle Scientifica hanno avviato i primi rilievi per cercare qualche indizio. «Hanno controllato anche le nostre auto, che sono parcheggiate nel piazzale. Temevano che gli attentatori avessero messo qualche altro ordigno. Per fortuna i controlli hanno dato esito negativo», sottolinea il padre del manager. Per ora gli inquirenti restano con le bocche cucite: la Polizia è al lavoro. Al momento le indagini sono dirette dal vicequestore Maione. Si è appreso che l'ordigno era di scarsa potenzialità e di fattura simile agli artifici pirotecnici. Sarebbe stata la deposizione dello stesso imprenditore a spingere gli investigatori sulla pista dell'attentato, o meglio, di un messaggio intimidatorio, un avvertimento lanciato dai bombaroli. Ieri mattina un viavai di curiosi ha invaso la pace della frazione, nei cui dintorni si trova anche la scuola dell'infanzia. «Siamo sconcertati - dicono alcuni residenti del borgo Marini - Non capiamo il perché a Cava stia succedendo tutto questo».
«In questi mesi ho ricevuto tre minacce»
«Cava non è più dei cavesi. Mi sono impegnato tanto, ho cercato di fare bene il mio lavoro ed al tempo stesso di esportare il nome della mia città, purtroppo mi hanno fermato. Da tre mesi sono stato costretto a bloccare ogni mia attività. Sono stato "bussato" più volte». A parlare è Mario Russo. Il titolare del gruppo "Progetti & Finanza", imprenditore molto in vista negli anni passati, come sponsor ufficiale della Cavese prima e poi come promotore di una serie di iniziative di caratura nazionale, come il concorso legato alla Rai ed alla riuscita trasmissione "L'Isola dei Famosi", è appena uscito dagli uffici del Commissariato di Polizia, dove ha rilasciato una deposizione.
«Purtroppo non posso dire molto. C'è il segreto istruttorio. Io ho piena fiducia nella magistratura, al momento ci sono indagini in corso». Le sue parole, sia pure velate con una terminologia ambigua, come appunto "bussare", non lasciano spazio a dubbi. Il riferimento sembra chiaro al fenomeno del racket. «Non posso dire altro. Posso solo affermare - continua Mario Russo - che questi episodi decretano la morte dell'economia. È questa la tipica frase che si legge sui giornali all'indomani degli attentati ad imprenditori, commercianti e quant'altro». Negli ultimi anni lo spiccato senso imprenditoriale di Mario Russo è stato apprezzato non solo a Cava, ma in tutta Italia. Con la sua società "Progetti & Finanza" aveva sposato la casacca della Cavese con un'operazione promozionale di grande ritorno. Poi numerosi altri progetti, tra cui il concorso legato alla trasmissione di Raidue "L'Isola dei Famosi". Ed ancora, una fiction su Mamma Lucia "Cuore di mamma", una co-produzione "Italiani nel mondo" con Channel Sky 88.
Da qualche tempo, però, il suo slancio si era affievolito. Negli ultimi mesi i suoi uffici avevano chiuso i battenti e molti dei suoi dipendenti sono stati costretti a rimanere a casa. «Potete capire come mi sento in queste ore - ammette Russo - Però una cosa ci tengo a dire: sono come l'araba fenice, risorgo sempre». Numerosi gli attestati di stima e solidarietà rivolti all'imprenditore, tra l'altro presidente di una squadra di calcio, la Sporting Cavese, che milita nei campionati dilettanti, affidata per la guida tecnica all'indimenticabile Roberto Pidone, ex difensore ed anche allenatore della Cavese. «Siamo tutti molti dispiaciuti - commentano i vicini della famiglia Russo - Sono persone perbene, che hanno sempre lavorato con grande impegno ed onestà».
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