Tu sei qui: CronacaAttentati incendiari, nuovi sviluppi
Inserito da (admin), giovedì 6 marzo 2008 00:00:00
L'attentato all'agenzia "Infortunistica Della Brenda" sarebbe solo uno di quelli da lui messi a segno. Secondo gli inquirenti, Guglielmo Mandiello, arrestato in flagranza di reato dopo il rogo all'agenzia di Corso Mazzini, avrebbe partecipato ad altri due raid dinamitardi, consumatisi nel mese di dicembre: quello alle pompe funebri "La Comunale" e l'incendio alla ditta Aufiero. Domani, nella Casa circondariale di Bellizzi Irpino, il giovane, alla presenza del suo avvocato, Anna Lisa Buonadonna, sarà sottoposto ad un nuovo interrogatorio, disposto dal pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, Cassaniello.
Già sentito dal magistrato per il rogo alla Della Brenda, Mandiello dovrà rispondere questa volta degli altri episodi dinamitardi a lui contestati e cioè l'attentato che distrusse l'agenzia di pompe funebri "La Comunale" e l'incendio alla ditta Aufiero di Vietri, entrambi avvenuti nel dicembre scorso. In queste settimane di indagini gli inquirenti hanno formulato nei suoi confronti accuse pesanti, tra queste l'aver agito con metodo mafioso (articolo 7, legge 203/91): un aggravante già presente in occasione dell'arresto e poi annullata con il ricorso al Tribunale della Libertà, presentato dall'avv. Buonadonna. Oltre al fare tipico di associazioni a stampo mafioso, Mandiello deve rispondere di danneggiamento pluriaggravato, nonché di porto in luogo pubblico di materiale esplodente.
Si arricchisce, così, di nuovi tasselli l'intricata inchiesta sugli attentati dinamitardi divampati a Cava e nelle vicine Vietri sul Mare e Salerno. Dopo i 6 arresti effettuati dagli agenti del Commissariato di Cava e dagli uomini della Squadra Mobile di Salerno, che hanno portato in carcere Guglielmo Mandiello e Vincenzo Carbone, insieme ad un 17enne, con l'accusa dell'attentato all'Infortunistica Della Brenda, Davide Tortora e Simone Vaticone per tre attentati ed Alessandro Marrazzo, il bombarolo cui gli agenti attribuiscono un ruolo di primo piano, si attendono nelle prossime ore nuovi sviluppi.
Le indagini sono tutt'altro che concluse. In queste settimane gli agenti del Commissariato di Cava e la Squadra Mobile di Salerno stanno intensificando il lavoro investigativo. Nei mesi scorsi gli uomini diretti dal vicequestore Caserta si sono mossi con grande fiuto investigativo, raccogliendo numerosi elementi di prova per incastrare i responsabili. Ora si cerca di collegare i vari episodi ai presunti attentatori. Ma non solo. Si attende ancora di acciuffare i "pesci grossi": chi, con ogni probabilità dietro compenso, armava i giovani attentatori. La Polizia sembra aver imboccato la pista giusta. Non si escludono a breve nuovi arresti.
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