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Cronaca

Assoutenti boccia la sanità campana e cavese

Inserito da (admin), martedì 3 marzo 2009 00:00:00

L’associazione nazionale dei consumatori Assoutenti, riconosciuta dal competente Ministero e facente parte del Consiglio nazionale dei Consumatori, nella persona del Presidente provinciale di Salerno, Avv. Francesco Avagliano, dirama il seguente comunicato stampa:

LA SANITA’ IN CAMPANIA
La sanità in Campania è al collasso. Vi è una carenza di infermieri nei vari nosocomi e il grave vuoto di organico implica il ricorso giornaliero al lavoro straordinario, il tutto a discapito della qualità delle prestazioni e quindi dell’utenza degli stessi nosocomi campani. La causa di ciò è data dalla delibera di Giunta regionale della Campania n. 514/2007 che vieta i trasferimenti di personale infermieristico e di operatori sanitari interregionali ed extraregionali.

L’assessore alla Sanità Angelo Montemarano, che da direttore generale dell’Asl Napoli 1, la più grande d’Europa, ha determinato il 50% dell’enorme debito sanitario regionale, è stato premiato da De Mita e Bassolino ricevendo l’incarico di Assessore regionale alla Sanità.
Un esempio quindi di buona amministrazione della cosa pubblica premiato dai politici di turno!

Il disagio causato da queste scelte negli ospedali è notevole e questa delibera, che trae la sua origine da anni di scelleratezze e di lottizzazioni politiche indecenti attuate dal centrosinistra campano, penalizza sia i cittadini che gli operatori sanitari, che sono costretti a svolgere il proprio lavoro in condizioni di grossa difficoltà.

Si ritiene quindi necessaria l’annullamento di tale delibera regionale perché il risparmio ed i tagli vanno concentrati sugli sprechi e consulenze e non certo sull’assistenza sanitaria. E’ necessario quindi provvedere a rimuovere al più presto tale situazione attraverso la stabilizzazione dei precari e attraverso il ricorso alla mobilità interregionale.

LA SANITA’ A CAVA
In relazione poi al territorio di Cava de’Tirreni la situazione certamente è altrettanto precaria, priva di sviluppi futuri, proprio a causa del nuovo piano ospedaliero. A Cava si paga dazio rispetto ad una struttura, quella ospedaliera originaria, che risale ormai a molti anni fa e che quindi per quella che è la conformazione, anche se mutata nel tempo, non si presta a sviluppi futuri che comportino altresì un’efficienza nei servizi e nei costi per la collettività.

Di chi la colpa? Non vi è stata una responsabilizzazione della politica tutta nella sua interezza rispetto a tale problematica; negli ultimi venti-quindici anni non si è posta in essere una seria programmazione sanitaria sul territorio e non si è avuto il necessario peso politico per far valere le ragioni della seconda città della provincia di Salerno per storia, importanza e numero di abitanti nei confronti della Regione Campania. Difficile ipotizzare un futuro roseo e di sviluppo quindi per la sanità Cavese. Ma veniamo nel merito a vedere cosa che non funziona o potrebbe essere migliorato.

OSPEDALE
a) il personale cavese è ridotto ai minimi termini, carenza di infermieri, turni di lavori massacranti;
b) non è rispettata la privacy dei pazienti a causa degli spazi inadeguati ed angusti;
c) viene quindi continuamente violata la normativa relativa alle modalità di utilizzo del personale, proprio a causa delle suddette carenze di organico, a discapito della qualità dei servizi e quindi del cittadino utente, pur apprezzando gli sforzi del personale sanitario tutto;
d) in alcuni settori sono andate via valenti professionalità cavesi (medicina e cardiologia ex plurimis);
e) vi sono inoltre delle lunghe liste d’attesa e spesso si verificano delle disfunzioni agli impianti elettrici e strumentali per cui non è possibile dopo una lunga attesa effettuare la visita o l’esame dovuto;
f) in numerose occasioni è stata più volte segnalata una scarsa qualità dei cibi che vengono somministrati ai pazienti.

GUARDIA MEDICA E 118
La struttura che ospita tale servizio è del tutto inadeguata, i locali sono veramente troppo piccoli:
- non ci sono bagni per i pazienti;
- non è rispettata la 626 sicurezza sui luoghi di lavoro;
- non ci sono spazi per la privacy dei pazienti.

DISTRETTO SANITARIO
- per diversi tipi di patologie la lista d’attesa è divenuta insopportabile ed in palese violazione del Piano Nazionale dei tempi di attesa che per il triennio 2006/2008 prevedeva un massimo di trenta giorni per una visita specialistica;
- manca odontoiatria da diversi anni e ciò crea disagio all’utenza costretta a recarsi a Nocera;
- manca elettroencefalografo e la strumentazione per le prove vestibolari e audiometriche per cui anche in questo caso bisogna spostarsi a Nocera per avere un servizio completo;
- manca un distaccamento della farmacia territoriale sul territorio di Cava per cui gli utenti che devono effettuare un piano terapeutico e quindi la somministrazione di medicinali specifici devono recarsi a Nocera solo per apporre dei timbri, quando poi basterebbe delegare questa semplice funzione al Distretto di Cava ed evitare quindi i disagi ai cavesi almeno per tale attività solo burocratica che potrebbe tranquillamente svolgersi anche a Cava;- non è prevista inoltre neanche una seduta mensile della commissione medico legale che ha sede a Sarno, relativa ai dipendenti pubblici per cambio di mansioni o cause di servizio; anche in questo caso sarebbe auspicabile che almeno una volta al mese tale commissione si potesse riunire anche a Cava, la seconda città della Provincia di Salerno; anche in questo caso l’utenza potrebbe trarre vantaggi da questa semplice modifica che oggi richiediamo con forza.

IL FUTURO NUOVO PALAZZETTO DELLA SANITA’
Molti giustamente e a più voci richiedono il nuovo Distretto, anche l’Assoutenti si unisce al coro senza problemi. In realtà la problematica è da analizzarsi secondo una diversa ottica più responsabile. Ha ancora un senso in virtù dei tagli preannunciati e che prima o poi dovranno essere anche attuati a Salerno come in Campania il nuovo palazzo della sanità? Prima che lo stesso possa vedere concretamente luce nel frattempo si sarà ancora ulteriormente ridotto il numero dei servizi a vantaggio dei cavesi? Quale sarà quindi il suo reale utilizzo? Ai posteri l’ardua risposta.

ASSOUTENTI
Gravagnuolo deve impugnare la delibera n. 1205 del 30 dicembre 2008 dell’Asl Sa1
I cittadini cavesi e della costiera amalfitana non possono essere gli utenti vittime indifese di scelte effettuate a tavolino. Assoutenti, attraverso l’Avv. Francesco Avagliano, è stata quasi sempre presente alla conferenza dei sindaci dell’Asl e ha apprezzato lo spirito combattivo del sindaco Gravagnuolo a difesa della sanità cavese e costiera.

Pur riconoscendo al sindaco Gravagnuolo un impegno in favore dei cittadini utenti si reputa necessario ed imprescindibile impugnare detta delibera e comunque cercare di contrastare in ogni modo chi vuole affossare la sanità a Cava de’Tirreni.

Bisogna lottare
tutti uniti al di là di ogni colore politico, affinché il S. Maria dell’Olmo continui ad essere l’avamposto della salute pubblica, anche in virtù di tutto il personale medico e paramedico che vi presta servizio con spirito di sacrificio e abnegazione. Non si può consentire in alcun modo che i poveri utenti della sanità cavese siano in balia di un incerto e grigio futuro.

Avv. Francesco Avagliano

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