Tu sei qui: CronacaAssociazione Trombonieri ai Senatore: «Niente Comune, i panni sporchi si lavano in famiglia»
Inserito da (Redazione), venerdì 3 giugno 2016 17:44:57
Il Presidente dell' Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri (ATSC) Sig. Sabato Bisogno, interviene a distanza di 4 giorni dal comunicato con sui il Casale Senatore annunciava la propria dissociazione. Lo fa con un comunicato dai toni paciosi, ma senza risparmiare stoccate. "Il gruppo dei Trombonieri Senatore più volte negli ultimi anni ha posto in discussione le attività dell'ATSC....(omissis)....Ciò nonostante ogni volta con buon senso ed amicizia i componenti dell'ATSC erano sempre riusciti a contenere il fenomeno nell'emotività del momento della disfida.....(omissis)...ridimensionando le pretese dei Senatore e ricordando loro il vero scopo del sodalizio. Purtroppo nel 2015 i contrasti sono diventati insanabili, in quanto questi ultimi non solo sono incorsi in gravi violazioni dello statuto associativo e del regolamento di gara della "Disfida", ma hanno anche vigorosamente messo in discussione la legittimità dell'attribuzione de "La pergamena Bianca" da parte della Giuria, giungendo infine ad una "impennata di stile" che li ha visti evocare in giudizio l'ATSC ed il suo ex presidente, Paolo Apicella, per farsi attribuire direttamente dal Tribunale civile di Nocera Inferiore il trofeo".
Stando a quanto scrive l'ATSC pare che i Senatore non siano nuovi ad episodi di "eccessivo protagonismo" oltre ad essere riluttanti ad accettare le regole dell'associazione e della Disfida stessa. "La violazione delle norme statutarie e del regolamento della disfida da parte dei Senatore aveva determinato la volontà degli altri soci dell'ATSC di adottare i previsti provvedimenti sanzionatori e disciplinari nei confronti del Gruppo, ma - prima che ciò avvenisse - essi hanno preferito rassegnare le proprie dimissioni"
A quanto pare, i Senatore hanno giocato d'anticipo dissociandosi dall'ATSC per evitare di subire una sanzione per le loro condotte che sarebbe arrivata di lì a poco.
È evidente una certa stanchezza dell'associazione che ritiene di aver tollerato fin troppo questo atteggiamento.
Il comunicato si conclude però con l'augurio di reintegrare il Casale al più presto in seno all'associazione a patto che "rispettino le regole dell'associazione e della democrazia".
Il messaggio è chiaro: le regole sono queste e i panni sporchi si lavano in famiglia. Il Comune? Continui ad occuparsi di altro.
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