Tu sei qui: CronacaAssegnazione case, possibile ricorso al Tar
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 12 gennaio 2011 00:00:00
Continua la diatriba sulla questione case. Dopo il botta e risposta di alcuni giorni fa tra il segretario provinciale del S.U.N.I.A., Liborio De Simone, ed il sindaco Marco Galdi in merito ai criteri adottati dall’Amministrazione comunale per l’assegnazione degli alloggi e la decisione "comunale" di istituire una commissione per la verifica dei parametri applicati dall’Ufficio Patrimonio nell’attribuzione delle abitazioni, ancora non si sono placate le proteste del popolo dei prefabbricati.
È in programma per oggi pomeriggio, presso l’area container di Pregiato, un incontro con lo stesso De Simone per discutere delle criticità riscontrate nell’assegnazione di 53 appartamenti nella frazione metelliana. Appartamenti che, dopo i 19 di Passiano, dovrebbero essere quelli prossimi al completamento.
Nel dettaglio, l’argomento principale del dibattito pomeridiano sarà rappresentato dalla possibilità di presentare ricorso al Tar nel tentativo di contestare le attribuzioni ai cosiddetti “terremotati storici”, ovvero coloro i quali da oltre 30 anni vivono in baracche di lamiera. Secondo il sindacalista del S.U.N.I.A., invece, nell’assegnazione delle case dovrebbero essere preferiti gli abitanti dei containers occupanti la zona bassa di Pregiato, quella in cui dovrebbero essere, poi, realizzate altre 94 abitazioni, che andrebbero ad aggiungersi alle 120 già in costruzione in quella alta.
A finire al centro delle contestazioni, però, anche il mancato riscontro sull’effettivo possesso dei requisiti necessari ed indispensabili per l’attribuzione degli alloggi agli assegnatari. Non poche, infatti, sono le lamentele di cittadini che segnalano continui “stravolgimenti” di stati di famiglia da parte di persone che, allo scopo di essere preferiti nell’assegnazione di case dalle dimensioni maggiori, farebbero rientrare nel proprio nucleo familiare anche figli ormai sposati. O di chi, invece, pur avendo già ricevuto un'abitazione comunale negli anni addietro, agli atti risulta ancora di abitare nei prefabbricati costruiti negli anni ’80.
È di ieri, intanto, l’“ammissione” del sindaco Galdi circa i ritardi dei lavori nel cantiere di Pregiato. In una nota il primo cittadino ha voluto spiegare le reali motivazioni alla base del fermo subito dai lavori, imputando le stesse alle inadempienze del precedente governo regionale verso le aziende incaricate: «Purtroppo stiamo pagando in tutta la Regione Campania le conseguenze della gestione dissennata del centrosinistra. Aver provocato un buco di oltre 13 milioni e mezzo nel bilancio regionale nel passato ha fatto sì che la Regione sia stata inadempiente per diversi pagamenti nei confronti di molte aziende e tra queste anche l’impresa che stava gestendo il cantiere di Pregiato».
Inadempienze che ora rischiano di compromettere seriamente il cronoprogramma della consegna degli alloggi, prima previsto per lo scorso Natale e recentemente “traslato” alla prossima primavera. A tal riguardo, sempre il sindaco Galdi ha preannunciato ogni iniziativa utile a tutela del Comune e della salvaguardia del finanziamento regionale, promettendo inoltre di «fare pressione sul consorzio cui l’impresa appartiene affinché celermente subentri nella gestione del cantiere in modo da risolvere la questione al più presto possibile».
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