Tu sei qui: CronacaArrestati due trafficanti di droga
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 3 ottobre 2001 00:00:00
Avevano scelto persone insospettabili per consegnare grammi e grammi di cocaina in città. Giovani incensurati, dal volto pulito di chi ha passato una vita in famiglia o davanti ai locali più alla moda, capaci di evitare perquisizioni qualora si fossero imbattuti in posti di blocco. Per arrotondare i loro guadagni o per procurarsi la dose erano stai arruolati come «corrieri». Dai centri dell'Agro noverino-sarnese prendevano le «scorte». Nascondevano la cocaina nei pantaloni ed in anonimi marsupi e la portavano al domicilio di chi ne faceva richiesta. Tra loro c'era anche Salvatore De Bartolomeis (nella foto in alto), di 40 anni, titolare di una ditta a San Giuseppe al Pozzo. È stato lui, già conosciuto per i suoi trascorsi penali e per i continui contatti con gli spacciatori dell'Agro, l'anello debole cha ha dato il via all'operazione antidroga. Gli uomini del commissariato locale, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola, da tempo erano sulle loro tracce. Dopo mesi di indagini lunedì mattina il blitz che ha portato all'arresto, con l'accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo Cocaina, di Salvatore De Bartolomeis e Massimiliano Bellanca, 30 anni (nella foto al centro), di Nocera Inferiore, specializzato nell'installazione di impianti satellitari. Lo scrupoloso lavoro investigativo ha consentito di scoprire in tempo il luogo della consegna ed i personaggi coinvolti nello scambio: Salvatore sarebbe stato l'acquirente. Erano poco dopo le 8 e gli uomini del settore Anticrimine hanno accerchiato tutte le zone di accesso alla città, costituendo un vero e proprio cordone intorno alla zona del cimitero deputata allo scambio. L'ora X è scattata alle 13. Gli agenti hanno adocchiato subito il loro uomo, Salvatore, ma non era ancora il tempo di entrare in azione. Lo hanno pedinato, si sono appostati. Hanno seguito ogni suo movimento fino all'arrivo di Massimiliano. Un cenno con il capo, forse un segno di riconoscimento. Poi una stretta di mano e appena una parola, prima di scambiarsi la droga. Ma non c'era già più tempo. Un attimo ed i poliziotti sono piombati loro addosso. Li hanno circondati e poi fermati, mentre nelle loro mani avevano ancora la busta con la polverina. Non hanno potuto fare altro che arrendersi. I due sono stati accompagnati presso gli uffici del commissariato e poi trasferiti presso la Casa Circondariale di Fuorni. «Siamo soddisfatti - commentano gli investigatori - dell'esito di questa operazione. Da lungo tempo ci stavamo lavorando, visto anche il vasto consumo di sostanze stupefacenti registrato in città». Con questo sistema (corrieri giovani insospettabili e consegne a domicilio), avevano monopolizzato quasi tutto il traffico di cocaina in città. La polvere bianca veniva venduta - hanno riferito i poliziotti - ai giovani della Cava bene, figli di noti commercianti, commercialisti, avvocati, imprenditori. Un giro di affari di parecchi milioni. L'oggetto dei desideri è la polverina bianca, sostanza purissima, cara e, dunque, alla portata nella maggior parte dei casi di esponenti di ambienti facoltosi. Due anni fa il caso della mansarda di Via Formosa, dove gli agenti della polizia locale arrestarono l'imprenditore edile Andrea De Rosa. Il giovane fu sorpreso nel suo appartamento, che divideva con altri 4 affittuari, in possesso di 80 grammi di cocaina, una bilancia di precisione ed altri oggetti per dividere la droga in dosi pronte per l'uso. Insieme ad un diario con nome e somme di denaro. Acquirenti? Altri corrieri consumatori? La vicenda si è conclusa con la sua condanna a 4 anni di reclusione, intervallati da altri arresti in qualche modo legati ad un giro che sembra sopravvivere grazie a diversi tentacoli. Così come le vecchie abitudini, dure a morire. È sempre nel chiuso di appartamenti del centro, in pied à terre e mansarde, che si continuerebbe a conservare la vecchia tradizione: party tra amici a base di coca e alcool.Le indagini non sembrano concluse, soprattutto sul fronte agro nocerino, ma anche sulla vendita al dettaglio della cocaina nel centro. Gli insospettabili pronti a fare visite a domicilio sarebbero tutti cavesi. E sembra che il numero dei corrieri disposti a fare avanti e indietro fosse destinato a crescere. L'operazione conclusa con i due arresti ha portato anche al sequestro di 50 grammi di cocaina.
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