Tu sei qui: CronacaArredi esterni, i gestori dei bar si ribellano
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 7 maggio 2002 00:00:00
Con l'arrivo della stagione estiva si rinnova la polemica sull'ubicazione, la qualità e gli orari di esposizione dell'arredo esterno dei bar del centro cittadino e delle frazioni. Se per la maggior parte degli esercizi pubblici non sussistono impedimenti, così non è per la Caffetteria «Centro storico» di Lucio Senatore, in piazza Duomo (nella foto in alto). Sembra che i tavoli e le sedie ostacolino le manifestazioni che solitamente si effettuano nella centralissima piazza. «Per la Caffetteria - dice Antonio Barbuti, assessore al Commercio - non dovrebbero esserci problemi, in quanto una direttiva del sindaco vieta l'utilizzo di piazza Duomo per manifestazioni di ogni genere, salvo alcune di interesse storico-religioso». L'arredo esterno, uguale per ogni bar, voluto dall'ex assessore al Commercio Napoleone Cioffi, che rientrava nel progetto «Un salotto per Cava», non raccoglie i favori degli esercenti. Lo spazio messo a disposizione degli esercizi e gli orari sono gli altri problemi sollevati. Vi sono bar che non dispongono, all'esterno, di un ampio suolo da occupare ed i gestori si sentono penalizzati. «Mi sembra logico - afferma Aldo Trezza (nella foto al centro), presidente della Confesercenti cavese - fissare delle regole precise, che valgano per tutti. Garantire ad ogni gestore gli stessi diritti è un fatto inderogabile di ogni Amministrazione pubblica. Invito l'assessore al Commercio, Antonio Barbuti, ad un confronto con le associazioni di categoria ed a prendere in considerazione tutti gli aspetti che il problema evidenzia». Immediata la risposta dell'assessore: «Colgo l'occasione per invitare i gestori degli esercizi pubblici ad essere più rispettosi dei diritti e della salute dei cittadini. Comunque, il problema "arredo esterno" non è stato ancora affrontato, per cui le voci allarmistiche che si rincorrono sono del tutto ingiustificate. È intenzione del Comune - preannuncia Barbuti (nella foto in basso) - venire incontro alle esigenze dei gestori, purché essi rispettino le leggi e le norme in vigore. Personalmente, ritengo di lasciare liberi gli esercizi pubblici di utilizzare l'arredo più consono ai loro bisogni, nel rispetto, però, dell'estetica dei luoghi in cui sono ubicati e di determinate caratteristiche dei materiali da utilizzare. Spazi ed orari saranno frutto di una concertazione con le associazioni di categoria, che non intendo estromettere. Anzi, ritengo che da un dialogo costruttivo con loro, che dovrà essere periodico, si possano trovare soluzioni idonee al recupero del commercio cavese». Ad animare ulteriormente il settore giunge una diffida all'Amministrazione comunale, presentata da Marco Galdi e Luigi Napoli di Alleanza Nazionale, a non tergiversare oltre nell'adozione di un Piano commerciale. I due esponenti politici invitano l'assessore Barbuti a rispettare i due mesi di tempo, da lui richiesti, per la stesura dell'importante strumento.
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