Tu sei qui: CronacaArmi illegali, arrestati noti ristoratori
Inserito da (admin), martedì 21 marzo 2006 00:00:00
Avevano allestito un poligono a cielo aperto, con tanto di pistole, fucili, bersagli artigianali e centinaia di cartucce. Tutto a pochi passi dall'Abbazia benedettina. I Carabinieri della Compagnia di Nocera Inferiore e della S-tazione locale hanno arrestato Antonio ed Ercolino D'Amore, padre e figlio, rispettivamente di 40 e 67 anni, noti ristoratori e proprietari delle "Vecchie Fornaci". Per loro l'accusa è di detenzione illegale di armi clandestine, munizionamento e cessioni di armi. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, è stato scoperto un vero e proprio arsenale. Insieme ai ristoratori, i Carabinieri hanno fermato anche A.C., 40enne di Cava, e C.L., 30enne di Salerno, deferiti in stato di libertà per porto abusivo di armi da sparo comuni, munizionamento e per spari in luogo aperto al pubblico.
È accaduto domenica mattina. I Carabinieri della Stazione locale, agli ordini del maresciallo Rescigno, insieme ai militari della Compagnia di Nocera, coordinati dal maggiore Cagnazzo, erano impegnati in un servizio di controllo, quando hanno scoperto alle pendici dei Monti Lattari, nei pressi della Badia, un poligono a cielo aperto. Secondo gli inquirenti, Ercolino D'Amore ed i suoi due amici, tutti incensurati, si stavano esercitando al tiro verso bersagli artigianali, con armi da fuoco lunghe e corte. Ercolino e l'amico cavese erano in possesso del titolo per il solo tiro al volo sportivo, pertanto le 4 pistole ed i 2 fucili che stavano utilizzando sono state poste subito sotto sequestro penale, per porto non autorizzato.
Ma non basta. I militari hanno proceduto alle perquisizione della sua abitazione, che si trova a pochi passi dalla zona adibita per il poligono. Nel corso dei controlli si è scoperto che dall'elenco delle armi detenute legalmente mancavano una carabina e due pistole. Gli accertamenti sono così continuati. Le armi "mancanti" sono state ritrovate nella casa del padre, Antonio D'Amore, e sottoposte a sequestro. A pochi passi dall'abitazione paterna, inoltre, nascosta nel fienile, è stata rinvenuta una pistola calibro 7.65, di fabbricazione belga, con matricola punzonata e con vivo di volata modificata per l'applicazione di un silenziatore artigianale per pistola, nonché 5 fucili di vario tipo, calibro e genere, tutti detenuti illegalmente.
I militari hanno rinvenuto, inoltre, numerosissime munizioni (1.500 circa tra proiettili, cartucce e bossoli) e materiale utilizzato per la modifica delle armi e la costruzione di parte di esse. Padre e figlio sono stati arrestati. Si è proceduto anche al sequestro cautelativo delle numerose armi e munizioni detenute legalmente (circa 20 tra pistole e fucili e 1.000 munizioni). Oggi è fissata l'udienza di convalida della misura cautelare in carcere. Padre e figlio saranno assistiti dagli avvocati Alfonso e Marco Senatore. La notizia dell'arresto ha creato grande clamore in città. «Sono persone perbene, degli onesti lavoratori. Questa vicenda è una montatura», hanno affermato alcuni conoscenti.
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