Tu sei qui: CronacaApprovato decreto green pass. Governo replica ai governatori: «Non occorre un lockdown per i non vaccinati»
Inserito da (Maria Abate), giovedì 18 novembre 2021 11:01:56
Via libera definitivo dell'Aula della Camera al decreto legge green pass, approvato a Montecitorio con 300 voti a favore e 33 contrari. Il provvedimento era stato già approvato al Senato e doveva essere convertito in legge entro il 20 novembre, cosa che è avvenuta ieri.
Nell'articolo 1 del provvedimento si legge che «il personale [...] nel caso in cui comunichi di non essere in possesso della certificazione verde Covid 19 o qualora risulti privo della predetta certificazione al momento dell'accesso al luogo di lavoro, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro».
Cosa rischia il lavoratore che ne è sprovvisto? Con l'introduzione dell'obbligo vengono previste multe fino a 1.500 euro per chi viene trovato senza certificato e fino a 1000 per i datori di lavoro che non controllano.
Il decreto green pass prevede tamponi covid gratis per i soggetti fragili che non possono vaccinarsi. Prezzi dei tamponi calmierati per gli altri cittadini.
Oggi si riunirà il Consiglio dei ministri, ma per ora non sarebbe in programma l'ok al provvedimento - scritto dal ministero della Salute - sull'obbligo di terza dose per sanitari e personale delle Rsa.
E nel frattempo sono sempre più i governatori che condividono la proposta del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimilano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), sulle restrizioni valide solo per chi non si è vaccinato: ad essere d'accordo Giovanni Toti (Liguria), Luca Zaia (Veneto), Attilio Fontana (Lombardia), Giuseppe Occhiuto (Calabria), Vincenzo de Luca (Campania), Donato Toma (Molise), Nicola Zingaretti (Lazio). Ne parleranno oggi durante la Conferenza Stato-regioni convocata dal ministro Mariastella Gelmini.
Ma dal Governo già frenano: «Non abbiamo bisogno di un lockdown per i non vaccinati. L'Austria ha fatto questa scelta drammatica perché era in ritardo con le coperture vaccinali e ha tassi di incidenza dieci volte superiore ai nostri», ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, nella trasmissione 'The Breakfast Club' di Radio Capital. Allo stesso tempo, però, ha dichiarato: «Chi non completa con il richiamo il ciclo vaccinale dovrebbe ricevere dapprima un'ammonizione poi, se dopo due o tre mesi ancora non si dovesse mettere in regola con l'iniezione di rinforzo, la certificazione verde dovrebbe perdere di validità».
«Non è la strategia da attuare con i numeri odierni. C'è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma questa non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati. Va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, ma la situazione è sotto controllo», ha commentato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio Cusano Campus.
«Il governo sta monitorando in modo rigoroso i numeri e al momento non ci sono nuove restrizioni in vista. Se la situazione dovesse peggiorare nelle prossime settimane o nei prossimi mesi, credo che dovremmo tenere in seria considerazione - come abbiamo sempre fatto - le istanze delle Regioni. Ma il fatto che quasi l'85% della popolazione abbia scelto responsabilmente il vaccino non potrà non incidere sulle eventuali decisioni da prendere». Così il ministro per gli Affari Regionali, interpellata dall'ANSA.
(Foto di copertina: governo.it)
(Foto nel testo: FB Roberto Speranza)
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