Tu sei qui: CronacaAppropriazione indebita, 6 mesi ad un avvocato
Inserito da (admin), lunedì 21 dicembre 2009 00:00:00
Avrebbe dovuto assistere legalmente il suo cliente, invece lo ha truffato. Condannato per illecita ed indebita appropriazione l’avvocato cavese Alfonso Gambardella, che nel 2006 intascò i soldi dell’assicurazione destinati al suo assistito, V.S., un professore delle scuole superiori, anch’egli cavese.
Tutto ebbe inizio circa tre anni fa. Il suo lavoro di avvocato, in fondo, Gambardella lo aveva fatto bene: al cliente, coinvolto in un incidente stradale a Salerno, era riuscito a far ottenere un cospicuo risarcimento, oltre 10mila euro, versati dall’assicurazione. Peccato che poi non gli ha mai comunicato l’avvenuta liquidazione, tenendo per sé, secondo quanto emerso dalle risultanze processuali, l’intera somma. Un atto ancor più riprovevole se si pensa che tra il legale e l’assistito c’era da tempo un forte legame di amicizia.
La parte offesa, e cioè il “cliente amico”, aveva scoperto tutto per caso. Dopo alcuni mesi, ignorando lo svolgimento e la conclusione del processo, ricevette dall’Agenzia delle Entrate la notifica che l’assicurazione aveva provveduto alla liquidazione, scoprendo, così, che l’“avvocato amico” si era fatto intestare l’assegno e, falsificando la firma, lo aveva intascato, adducendo come giustificazione che il suo assistito non poteva incassarlo perché privo di libretto.
Tanti sono stati i tentativi di ottenere la restituzione del denaro in via bonaria prima che la vittima decidesse di procedere penalmente, sporgendo denuncia e facendosi seguire da un altro legale “di fiducia”, l’avv. Franco Esposito.
Per quella vicenda, dunque, l’avvocato Gambardella è finito in tribunale. Ma al posto della toga ha dovuto indossare i panni dell’imputato. 6 mesi di reclusione e 600 euro di multa è la condanna emessa dal giudice monocratico, Giuseppe Riccardi, nel corso dell’ultima udienza del procedimento penale, tenutasi lo scorso giovedì.
Dopo quattro udienze, il “cliente raggirato”, pertanto, può finalmente esprimere soddisfazione per il primo grande “risarcimento” ottenuto, cioè la condanna a carico dell’ex amico-avvocato. Il caso, però, non è ancora chiuso, dal momento che tra i due è in corso un procedimento per frode processuale.
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