Tu sei qui: CronacaAppelli e testimonianze anti-pitbull
Inserito da (admin), venerdì 26 gennaio 2007 00:00:00
«Fu un'esperienza dolorosa e spaventosa. 10 mesi trascorsi tra ospedale e casa ed a distanza di due anni oggi ne porto ancora i segni fisici e psicologici»: è l'inizio della storia che una docente di scuola media, in pensione, coniugata, con due figli, vuole ricordare al sindaco, ed in particolare all'assessore alla Sicurezza, Alfonso Senatore, dopo aver appreso dell'assegnazione di un pitbull per l'istituzione di un'unità cinofila dei Vigili Urbani.
«Era il 19 ottobre del 2004, stavo rincasando quando sfuggì alla custodia del padrone un pitbull, che mi saltò addosso e mi azzannò. Distesa a terra con l'animale addosso, ho pensato di morire, gridavo e con me tutti gli inquilini delle case vicine, impotenti e timorosi. Poi il cane lasciò la presa, quasi per miracolo, e si allontanò. Restai a terra con larghe ferite sulla gamba. Trasportata all'ospedale e soccorsa dal proprietario del cane, amico di famiglia, fui ricoverata. E da allora ha avuto inizio il mio calvario, durato 10 mesi. Mi ha segnato fisicamente e psicologicamente. Quando penso a quel cane su di me, a quella ferocia e forza inaudita, provo paura. Di qui il mio appello all'assessore perché abbandoni l'idea e pensi ad altre iniziative per offrire ai cittadini sicurezza e tranquillità»: così, tutto d'un fiato, l'ex insegnante, che solo a ricordare quei momenti è sbiancata.
Di storie come queste sono piene le cronache dei giornali. E spesso, sul banco degli imputati è proprio il pitbull, una razza considerata dal Ministero della Salute pericolosa, anzi in alcuni Paesi, anche europei, ci sono leggi di sterilizzazione per estinguerne la razza. Una storia vera, forte, che, insieme all'appello dell'associazione di donne "La Rosa di Gerico", costituisce un invito pressante al sindaco ed all'assessore per un ripensamento. L'iniziativa dell'assessore Senatore, pur pensata all'interno di un progetto di sicurezza da esaminare, vagliare, approfondire e legata ad una decisione condivisa, rischia poi di tramutarsi anche in un caso politico, dopo la dura presa di posizione del consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Antonio Armenante, che ha bocciato l'iniziativa di Senatore. Ma anche da parte diessina si avvertono insofferenze e si chiedono svolte.
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