Tu sei qui: CronacaAntenne, Barbuti chiede la sospensione dei lavori
Inserito da (admin), martedì 13 aprile 2004 00:00:00
Antonio Barbuti, esponente di Forza Italia, assessore alle Attività Produttive, con una lettera inviata al sindaco ed al direttore generale chiede la sospensione delle installazioni delle antenne. Messina tra due fuochi: la protesta dei residenti e del centrosinistra e la richiesta di un approfondimento degli atti da parte di Barbuti e di Luigi Napoli. Non si ferma, intanto, il comitato permanente per la lotta alle antenne. Continua il presidio dei siti. «Condividiamo la filosofia che ha portato l'Amministrazione - afferma l'assessore Barbuti - a varare un piano con l'individuazione delle antenne, e la delibera assunta nell'ottobre 2002 conferma la nostra piena volontà. Purtroppo, è stata data un'interpretazione diversa, che non condividiamo e che tradisce la volontà espressa dalla Giunta». Non si ferma, vuole chiarezza e trasparenza degli atti. Ha inviato una lettera al sindaco ed al direttore generale dopo aver rappresentato il problema già nella seduta della Giunta del 6 aprile, alla vigilia del Consiglio comunale. Ha chiesto di procedere alla sospensione delle installazioni delle antenne. «Una decisione certamente non dettata dalla protesta o per motivi elettorali, ma a garanzia della legalità e della corretta interpretazione degli atti». Barbuti ricorda al sindaco ed al direttore generale che nella delibera del 30 ottobre, non presieduta dal sindaco, ma da Pasquale Santoriello, furono individuati per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile quattro siti (stadio comunale, Monte Castello, Maddalena, Monticelli) per quattro gestori (Tim, Omnitel, Wind e Siemens e HS3G). Barbuti, invece, si è trovato di fronte a più contratti, di qui la sua presa di posizione. Napoli, assessore all'Ambiente, che pure aveva votato quella delibera ed approvato quel piano, nei giorni scorsi, in una lettera al sindaco, ha affermato che è necessario adottare mediante un regolamento misure di salvaguardia, intervenendo sulla normativa urbanistica comunale, e tutelare i legittimi diritti della popolazione e degli imprenditori. Due messaggi forti per Messina, che però non sembra fermarsi. «L'alt di Barbuti e di Napoli, assessori della Giunta Messina e non dell'opposizione, anche se con motivazioni diverse, dovrebbero indurre il sindaco ad accettare la proposta avanzata nelle settimane scorse: sospensione per sei mesi dei lavori, in attesa del censimento e del monitoraggio dell'Arpac», ribadisce Michele Coppola, esperto e consigliere comunale diessino. I sei mesi potrebbero essere utilizzati anche per la preparazione del regolamento e per l'approfondimento degli atti. Per Messina è un momento particolarmente delicato: da una parte una protesta che di giorno in giorno sale più forte, dall'altra una ferma presa di posizione di due esponenti della sua Giunta, rappresentanti di Forza Italia ed AN. Perplessità e dubbi sull'operazione si avvertono pure nell'Udc, anche se la posizione ufficiale è quella di pieno sostegno all'operato di Messina. «Non dobbiamo far naufragare l'idea del piano. Anzi, occorre sostenerlo ed ancorarlo a precise garanzie per la salute dei cittadini», spiega Antonio Armenante, capogruppo diessino.
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