Ultimo aggiornamento 11 ore fa S. Anselmo vescovo

Date rapide

Oggi: 21 aprile

Ieri: 20 aprile

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CronacaAnna Esposito non si è suicidata, sott'accusa il suo ex fidanzato

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cronaca

Anna Esposito non si è suicidata, sott'accusa il suo ex fidanzato

Inserito da (admin), mercoledì 17 settembre 2014 00:00:00

In gergo tecnico-giuridico lo chiamano “modello 21”. È il registro su cui i magistrati annotano le notizie di reato a carico di persone identificate. I pm della Procura di Potenza, Francesco Basentini e Valentina Santoro, giorni fa su quel registro hanno appuntato un nome. Ed accanto al nome il reato: “Omicidio volontario”. C’è un indagato nell’inchiesta sulla misteriosa morte di Anna Esposito, commissario cavese della Polizia di Stato.

Si scava nella vita privata della donna. L’indagato, infatti, è l’uomo con cui Anna aveva intrattenuto una relazione sentimentale finita male. Stando ai tabulati telefonici e ad alcune testimonianze, potrebbe essere - ma è quello che stanno cercando di accertare gli investigatori - l’ultima persona ad aver incontrato Anna ancora in vita.

Riparte dalla pista passionale, dunque, l’inchiesta sulla misteriosa morte della poliziotta, che fu trovata nel suo alloggio, nella caserma in via Lazio a Potenza, il 12 marzo 2001 con una cintura dei pantaloni intorno al collo. Il caso fu archiviato troppo in fretta, nonostante le falle investigative ed almeno quattro piste ancora da approfondire. Le impronte digitali che nessuno aveva mai cercato prima sulla cintura che le trovarono stretta al collo e la compatibilità della posizione del cadavere con la scena del crimine sono i nuovi elementi da cui un anno fa è ripartita l’indagine.

Il fascicolo è tornato a Potenza dalla Procura di Salerno, dove era approdato per sospetti collegamenti - poi esclusi (nonostante ci fossero molti aspetti ancora da chiarire) - con l’omicidio di Elisa Claps. Tra i documenti giudiziari c’è un’informativa della Squadra mobile di Potenza - all’epoca diretta dal vicequestore aggiunto Barbara Strappato - che chiedeva di poter indagare dopo la pubblicazione di un’inchiesta giornalistica della Gazzetta del Mezzogiorno che metteva in evidenza le contraddizioni della prima indagine.

Dopo 13 anni l’inchiesta - condotta dagli investigatori della Squadra mobile di Potenza - è ad una svolta. Anna coordinava l’ufficio della Digos. Il 12 marzo del 2001 i colleghi del commissario, alle 9 del mattino, sfondarono la porta del suo alloggio col sospetto che fosse accaduto qualcosa. «Di solito arrivava alle 8 ed era sempre puntuale in ufficio», spiegarono poi al magistrato. Era bastata un’ora di ritardo per allarmare chi la conosceva.

E bastò la dichiarazione di un sacerdote (sostenne di aver saputo che la poliziotta aveva già tentato il suicidio) per mandare il caso in archivio. «Fu suicidio», secondo la Procura. Nonostante i medici che effettuarono l’autopsia descrissero il suicidio come “atipico”, perché l’ansa di scorrimento del cinturone non si era posizionata sulla nuca, ma anteriormente (“sul lato destro del collo”), ed “incompleto”, perché era mancata la sospensione del corpo necessaria a permettere lo strozzamento. Nonostante in Procura sapessero che l’alloggio e l’ufficio del commissario erano stati rovistati da qualcuno. Nonostante dall’agenda del commissario fossero state strappate alcune pagine. E nonostante accanto al corpo esanime gli investigatori trovarono una penna, ma non un pezzo di carta. Anche sulla penna nessuno pensò mai di prendere le impronte digitali. Sono solo alcuni degli aspetti mai approfonditi. E poi c’erano quelle minacce di morte che qualcuno lasciava in Questura sulla sua scrivania. Ed una relazione d’amore turbolenta chiusa da poco.

Enzo è il papà di Anna. Non ha mai creduto alla storia del suicidio. «Come si può morire con una cintura lunga solo 93 centimetri a cui devono essere fatti i nodi alle due estremità?», si è chiesto Enzo nell’atto con cui ha chiesto alla Procura di Potenza l’approfondimento investigativo. Qualcuno aveva paura che Anna custodisse un segreto? E per questo ha cercato nel suo ufficio, a casa e nell’agenda? Sono venuti fuori i problemi di cuore. Si pensò anche a qualche rivale in amore. Era quella la direzione giusta? Oppure chi ha rovistato tra gli effetti personali del commissario Esposito cercava altro? Tutte domande a cui la prima inchiesta non ha risposto.

Anna aveva la pistola d’ordinanza. Ed è difficile credere che con un’arma a disposizione la poliziotta abbia preferito stringersi al collo la cintura della divisa. L’ipotesi è che sia stata strangolata e poi impiccata quando era già morta. È da qui che riparte l’inchiesta. Chi ha ucciso Anna e ha poi simulato l’impiccagione non può non aver lasciato tracce.

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

Anna Esposito Anna Esposito

rank: 10806101

Cronaca

Dramma della solitudine a Cava de' Tirreni, ex assistente sociale trovata morta in casa

Dramma della solitudine a Cava de' Tirreni dove una donna, ex assistente sociale poco più che settantenne, è stata trovata morta in casa dopo due giorni. Lo riporta "Il Mattino". Colta da malore mentre era in bagno, la donna non è riuscita a chiedere aiuto e, vivendo senza parenti in città, nessuno si...

Salerno, scoperto con il permesso di soggiorno falso: straniero denunciato e rimpatriato

Giovedì 17 aprile, la Polizia di Stato ha proceduto all'esecuzione dell'espulsione dal territorio nazionale di un cittadino indiano, mediante accompagnamento all'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Il soggetto si era presentato il 14 aprile agli sportelli dell'Ufficio Immigrazione per regolarizzare...

Carne trattata con soda caustica e calce: blitz dei Nas in uno stabilimento abusivo a Pagani

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, coadiuvati da personale del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore (SA) e del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno, hanno ispezionato uno stabilimento per la lavorazione delle carni di Pagani (SA), sorprendendo quattro persone mentre...

Cava de' Tirreni: apprensione per Francesca, è scomparsa da venerdì

Preoccupazione a Cava de' Tirreni per la scomparsa di Francesca Troia, una giovane donna che venerdì sera si è allontanata da casa e da allora non ha più dato notizie di sé. La ragazza non ha con sé il cellulare, rendendo ancora più difficile rintracciarla. L'ultima volta che Francesca è stata vista...

È morto il boss Antonio Pignataro, uccise la piccola Simonetta Lamberti a Cava de’ Tirreni

È morto a 67 anni Antonio Pignataro, ex boss della camorra e reo confesso dell'omicidio di Simonetta Lamberti, la bambina uccisa a Cava de' Tirreni il 29 maggio 1982 in un attentato destinato al padre, il magistrato Alfonso Lamberti, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Pignataro si trovava...