Tu sei qui: CronacaAnche a Cava scatta l'allarme 'carbonchio'
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 6 novembre 2001 00:00:00
Colpa della nuova psicosi carbonchio o del fiuto investigativo del destinatario? E' ancora avvolto di giallo il mistero della busta sospetta, proveniente dall'India e recapitata davanti all'appartamento del poliziotto Rosario Zarrella, in via Onofrio di Giordano (nella foto). Al momento l'unica certezza è l'intervento congiunto di una squadra dei Vigili del Fuoco e di una volante della polizia, che hanno tempestivamente sequestrato e sigillato il materiale rinvenuto sul pianerottolo del civico 71, evitando qualsiasi forma di contagio.
Amara sorpresa
E' accaduto ieri sera nel rione Sala, dove risiede Rosario Zarrella, agente di polizia in forza al commissariato di Pompei, insieme alla moglie Brunella Maiorino ed al figlio. Erano all'incirca le ore 20 quando Rosario è tornato a casa dal lavoro e si è imbattuto nell'amara sorpresa. Davanti alla porta di ingresso del suo appartamento c'era una busta di plastica proveniente dalle Indie. È bastato per innescare un meccanismo perverso, quello del sospetto. «Cosa contiene quella busta?», si è domandato il poliziotto? Chi l'ha adagiata davanti all'uscio di casa? Chi me l'ha spedita? Il poliziotto, secondo la prima ricostruzione, ha deciso allora di non toccare l'involucro, evitando di curiosare anche sul suo contenuto. L'uomo ha avvertito subito il commissariato locale, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola (nella foto). E così in pochi minuti, nella larga traversa del rione Sala, sono giunti una volante della polizia e la squadra dei Vigili del Fuoco della Compagnia di Salerno. A quel punto è scattata l'operazione-prudenza.
Gli interrogativi
La gente del posto, però, saputo il fatto, è stata presa dal panico. Tutti a chiedere notizie ed informazioni. Il silenzio degli investigatori ha aggiunto incertezza alla vicenda. Tanti gli interrogativi. Gli investigatori, da parte loro, non si sono voluti sbilanciare nel formulare ipotesi sull'accaduto, anche per evitare che la notizia si propagasse, accendendo una vera e propria psicosi. Fino ad ieri sera le bocche sono rimaste cucite, in attesa di conoscere l'esito delle analisi. Il pacco sospetto è stato avvolto in un'altra busta sterile e custodito nei locali del commissariato. Solo questa mattina verrà inviato al centro di analisi di Pompei, dove verrà scortato dall'èquipe dell'unità di prevenzione collettiva dell'Asl Sa1, diretta dall'ufficiale sanitario Giovanni Baldi.
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