Tu sei qui: CronacaAlloggi di Pregiato, esplode la protesta in piazza
Inserito da (admin), martedì 1 febbraio 2011 00:00:00
Blocco dei lavori al cantiere di Pregiato, il popolo dei prefabbricati scende in campo. “La casa: un sogno lungo 30 anni” recitava uno striscione sorretto ieri mattina da alcuni cittadini dei container scesi in Piazza Abbro, dinanzi al Palazzo di Città, per protestare contro il fermo dei lavori al cantiere di Pregiato ed il ritardo nella consegna degli alloggi, nella stessa frazione, ai residenti della cosiddetta “zona A”.
Ad accrescere le furie degli abitanti del lato A della frazione metelliana, in particolare, la consegna delle chiavi degli appartamenti di Passiano, prevista per oggi, alle 16 famiglie della Maddalena, delle Ginestre e di San Pietro e l’affidamento delle carte per la procedura di abbinamento degli alloggi ai nuclei familiari del lato B di Pregiato.
Una situazione, quest’ultima, che ha aumentato ancor di più la rabbia degli abitanti della zona A. In effetti, come testimoniato da alcuni cittadini presenti ieri in Piazza Abbro, pur avendo già effettuato nello scorso mese di novembre l’abbinamento delle abitazioni, loro sono ancora in attesa del completamento dei lavori per gli alloggi loro destinati e per la conseguente consegna delle chiavi.
Da Palazzo di Città, intanto, fanno sapere che a breve riprenderanno i lavori per il completamento degli appartamenti da consegnare. Al momento, stando sempre alle notizie provenienti dal Comune, sono in fase di ultimazione le procedure di consegna del cantiere di Pregiato dalla vecchia ditta, che ha “lasciato” per la sua insolvenza, alla nuova individuata dal Consorzio aggiudicatario del lotto.
Intanto, dopo “Città Democratica”, anche il Circolo SEL (Sinistra Ecologia Libertà) di Cava de’ Tirreni esprime la sua solidarietà ai cittadini del Comitato Casa. Ecco il comunicato a firma della portavoce, la dott.ssa Emila Di Mauro:
“Il Circolo SEL di Cava-Vietri esprime la propria vicinanza ai cittadini del “Comitato Casa”, che ieri, con grande senso di dignità, hanno manifestato pacificamente per il rispetto del proprio diritto ad una casa che si possa definire tale, dopo tanti anni vissuti in condizioni di precarietà nei prefabbricati.
Le istituzioni devono garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, lavoro, casa, salute, ma contemporaneamente anche equità e giustizia. Cambiare le regole in corso d’opera non giova alla autorevolezza delle istituzioni ed ingenera incertezze e sospetti.
Per questo SEL chiede a gran voce che l’Amministrazione Comunale prenda in tempi brevi decisioni chiare, lineari e soprattutto rispettose dei percorsi fin qui seguiti per l’assegnazione degli alloggi. In mancanza di risposte in tal senso, SEL sarà a disposizione dei cittadini per portare avanti battaglie nelle sedi istituzionali più appropriate”.
La Redazione
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