Tu sei qui: CronacaAllarme criminalità, vertice sulla sicurezza
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 8 settembre 2003 00:00:00
Sabato mattina, presso il Comando di Polizia Municipale, si è tenuto un summit operativo per discutere degli ultimi eventi accaduti nella city, che hanno riproposto il difficile problema della sicurezza nella Valle, messa a dura prova da rapine ed aggressioni di cani randagi. Alla riunione, durata più di due ore, erano presenti il comandante dei Vigili, Saverio Valio, l'assessore alla Pubblica Sicurezza, Alfonso Laudato, ed il consigliere provinciale con delega alla Sicurezza, Alfonso Senatore. Laudato ha subito illustrato la situazione attuale, le proiezioni future ed i programmi dell'Amministrazione per la risoluzione dell'enigma sicurezza. La prima pietra è stata posta, ma tanto occorre fare perché la cittadina metelliana possa dirsi sicura. In primis, il concorso che consentirebbe l'incremento della pianta organica della Polizia Municipale. «L'assunzione di nuove unità - esordisce l'avv. Senatore - potrebbe regalare ad alcune zone della Valle il Vigile di quartiere, mio vecchio pallino. Ma l'Amministrazione può fare poco o nulla. Ovunque c'è carenza in organico. Dal piano locale il problema si sposta a livello nazionale. Bisogna che lo Stato investa sulla sicurezza. Non è concepibile combattere la criminalità con pochi uomini, mezzi non adeguati e pessime strutture. Prendendo in esame la situazione locale, molto c'è da dire. Non è possibile che la Polizia stia in una struttura come quella della Pretura, come non è normale che di notte ci siano solo due poliziotti ed un carabiniere di turno. Con questi presupposti, il coordinamento interforze è praticamente un'utopia. In primo luogo, le Forze Armate non debbono espletare funzioni amministrative. Si tratta di compiti affidabili a civili, che non fanno nulla negli uffici di competenza. Punto due: i Carabinieri non devono svolgere mansioni di notifica di atti giudiziari, incarichi che potrebbero essere portati a termine dal semplice postino. Tre: non è ponderabile che ci siano uomini impiegati in scorte che servono a proteggere politici e magistrati che non hanno alcun ruolo significativo. La situazione nazionale così descritta certo ha ripercussioni negative sul territorio cavese». Secondo Senatore, con riferimento alla situazione delle Forze dell'Ordine metelliane, si devono fare anche dei turni notturni, a scapito della mattina. Soprattutto il lunedì ed il martedì, quando le unità a disposizione sono praticamente dimezzate (visto che coloro che hanno prestato servizio allo stadio sono di riposo), ci vorrebbero maggiori controlli, poiché i ladri sono consapevoli di potersi muovere liberamente. Nel corso del vertice si è parlato anche del problema incendi. Senatore espone la sua idea in merito: «Rivitalizzare i boschi ed incentivare le attività agricolo-boschive per la cura della flora metelliana sarebbe un grande passo in avanti. Bisogna eliminare gli interessi che gravitano intorno agli incendi e coinvolgere i militari che nella caserma non fanno nulla per la prevenzione dei roghi boschivi. Si deve capire che dietro un dolo non c'è sempre la mano di un malato piromane, ma spesso è presente una matrice criminale. Ormai la flora metelliana viene distrutta ogni anno».
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