Tu sei qui: CronacaAl via l'Osservatorio Mediterraneo sul Turismo Sostenibile
Inserito da Ufficio Stampa (admin), venerdì 18 novembre 2005 00:00:00
Nell'ambito della seconda giornata della “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”, in corso a Paestum, ha avuto luogo stamani il convegno sul tema “I rapporti tra gli Enti Locali nelle politiche turistiche”. Sono intervenuti: il Presidente della Provincia di Salerno, Angelo Villani; l'Assessore al Turismo della Provincia di Napoli, Giovanna Martano; l'Assessore al Turismo della Provincia di Benevento, Giorgio Carlo Nista; il Dirigente del Settore Turismo della Provincia di Salerno, Ciro Castaldo.
«Ritengo necessario - ha sottolineato il Presidente della Provincia, Angelo Villani - ribadire la posizione delle Province della Campania: occorre che la Regione non assuma una posizione neo-centralista e deleghi operativamente la gestione delle politiche turistiche. La Regione deve, quindi, recuperare un ruolo di programmazione, “ascoltando” le istanze dei territori. Non si tratta di una posizione conflittuale, ma di una richiesta di un confronto costruttivo e funzionale alle esigenze di un nuovo modello di governance in area vasta».
Annunciato oggi anche l'avvio dell'Osservatorio Mediterraneo sul Turismo Sostenibile, un’iniziativa nata da una proposta dell'Assessore Provinciale all'Ambiente, Angelo Paladino, e sostenuta da Federparchi e Legambiente.
«L'Osservatorio - ha affermato l'Assessore Paladino - si presenta come un “incubatore di conoscenze”, finalizzato alla condivisione di strategie efficaci di valorizzazione delle identità paesaggistiche ed antropologiche del mercato turistico, con benefici di convergenza ed allineamento delle numerose realtà territoriali che vi aderiscono. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i suoi oltre 4,5 milioni di pernottamenti, è un laboratorio di grande rilevanza, che potrà beneficiare al meglio di tali relazioni e conoscenze. Dunque, cominciamo a pensare alla provincia di Salerno come un vero e proprio centro delle conoscenze mediterranee sul turismo nelle aree naturali protette, nodo rilevante di una rete internazionale che detterà le scelte della conservazione e del turismo nei prossimi anni».
“Turismo e Cultura: due forze al servizio della crescita” è il titolo dell'Audizione pubblica del Comitato Economico e Sociale Europeo tenutasi stamani nell'ambito della BMTA. L’Audizione ha avuto l'obiettivo di ascoltare le proposte ed i suggerimenti delle organizzazioni e delle istituzioni circa l'impatto della cultura sul turismo, in vista del parere d'iniziativa sull'argomento a cui il Cese sta lavorando.
La Presidente del Gruppo di Studio “Turismo e Cultura” del Cese, Malgorzata Niepokulczycka, ha ricordato che su 512 monumenti di rilevanza mondiale, 331 sono dell'Unione Europea: «Patrimonio inestimabile, non solo per valore culturale, ma anche come potenziale economico, visto che il 5,5 del Pil Europeo è prodotto dal Turismo ed oltre 9 milioni di cittadini europei lavorano nel settore».
Il Presidente di Federturismo Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, ha introdotto e moderato così una tavola rotonda cui hanno partecipato Alfonso Andria, Parlamentare Europeo e Componente Commissione per lo Sviluppo Regionale, Francesco Caruso, Ambasciatore d'Italia a Stoccolma, Francesco Ianniello, Capo Unità Turismo Direzione Generale Imprese Commissione Europea, Gianni Pittella, Parlamentare Europeo Relatore Generale sul Bilancio dell'Unione Europea, e Guido Venturini, Direttore Generale Touring Club Italiano.
«Sarà un anno non felice sul piano dei numeri complessivi - ha ricordato Jannotti Pecci - tranne che sul Turismo Culturale. Note liete arrivano, per esempio, da Roma e da Brindisi, che registrano un incremento significativo grazie ad un'offerta culturale accattivante. Si celebrano i 60 anni dell'Unesco e su questo versante l'Italia marca un dato positivo: è il Paese che detiene il maggior numero di siti dell'Unesco, lavorando anche sistematicamente sulla valorizzazione».
«Intorno al patrimonio immateriale - ha dichiarato l'Europarlamentare Alfonso Andria - si deve creare un turismo diversificato. L'attenzione è sempre focalizzata sui siti definiti di eccellenza. Noi, invece, dobbiamo invertire la rotta, cambiare marcia. Esiste un ritardo culturale, un trascinamento di inerzia. Sappiamo di avere delle bellezze e crediamo che il turista venga, a prescindere. E' sbagliato. Dobbiamo stare al passo con i tempi, andare incontro ai fruitori più svariati».
E' partito dall'esame delle cause della crisi l'on. Gianni Pittella, che ha parlato di offerta troppo frammentata, di scarsa formazione degli operatori e di necessità di una maggiore internazionalizzazione, oltre ad una nuova attenzione verso i collegamenti. Dal Bilancio arriva la novità dell'individuazione di una voce a favore delle destinazioni europee d'eccellenza.
Da qui anche l'attenzione richiesta dal Direttore del Touring Club, Guido Venturini, verso la valorizzazione dell'Italia minore. Luigi Giordano, Presidente della Commissione Turismo della Provincia di Salerno, ha dichiarato: «Fino ad oggi c'è stata poca considerazione del turismo. Ogni Regione segue una propria programmazione. Ideare una messa in rete di tutti i siti del Meridione e del Mediterraneo aiuterebbe a dare una svolta al segmento turistico-culturale».
Francesco Ianniello, Capo Unità Turismo Dg Educazione e Cultura Commissione Europea, ha sottolineato: «Il fenomeno dell'invecchiamento sempre più crescente della popolazione deve rappresentare per il turismo un vantaggio. Esiste, infatti, un segmento turistico, chiamato di nicchia, che vede protagonisti gli anziani. Amano spostarsi, ma sono esigenti. Chiedono ospitalità e servizi rapportati alla loro età. Questo manca. Bisogna ingegnarsi per dare risposte».
Il Sottosegretario ai Beni ed alle Attività Culturali, Nicola Bono, ha concluso: «Intendo intavolare la richiesta di una Legislazione comune regionale. Credo che la carta vincente stia nel fare sistema, nel fare promozione, ma non per una mera autogratificazione. Più semplicemente, per dare un taglio diverso a quel segmento turistico che va di pari passo con la cultura. Non è un caso se siamo primi nell'elenco dell'Unesco».
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