Tu sei qui: CronacaAddio al manager Bartolucci
Inserito da (admin), lunedì 17 marzo 2008 00:00:00
All'età di 80 anni si è spento serenamente, tra il cordoglio della città, Antonio Bartolucci, già amministratore delegato della ex Di Mauro. Il suo nome è legato ad uno dei momenti più felici della storia dell'opificio, industria leader nel mondo dell'editoria in Campania e nel Paese. Leccese di nascita, ma vissuto e cresciuto a Cava, dopo gli studi liceali si laureò giovanissimo in Agraria. Fece una breve esperienza alla Cassa del Mezzogiorno, interrotta dal servizio militare.
Al ritorno il cognato Renato Di Mauro, il capitano di industria che ha segnato la storia economica della città per oltre 60 anni, lo convinse ad entrare nell'industria. Prima come direttore tecnico e successivamente come amministratore delegato, divenne in breve un punto di riferimento. Lavorò unitamente al cognato perché la Di Mauro decollasse e diventasse nel Mezzogiorno un'industria di eccellenza. Con un stile che fu definito pari a quello di un ministro degli Esteri, accreditò l'industria nel mondo del lavoro. Quando una parte di quel patrimonio cedette il passo, fu una parte di lui che andò via.
«È stato un uomo di grande cultura, un esempio per il senso del dovere e del rispetto dell'altro», afferma Mons. Giuseppe Caiazza, compagno di banco negli anni del Liceo. Ben presto Bartolucci conquistò la stima degli operai per la competenza e per la sua grande umanità, non disgiunta da un profondo rigore morale. «Aveva il senso dell'amicizia», dichiara l'ispettore della Pubblica Istruzione, Giuseppe Murolo. Una vita, la sua, spesa a servizio del lavoro e della famiglia. Amici, estimatori, operai e tantissima gente nel corso dei funerali, celebrati al Duomo, si sono stretti intorno alla moglie Raffaella Siani, ai figli Monica e Niso, alla sorella Giselda ed ai nipoti.
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